ALTA TENSIONE

Avellino, in carcere due detenuti prendono in ostaggio alcuni agenti: liberi dopo trattativa con i sequestratori

Alta tensione nella casa circondariale, dove è anche scoppiata una rissa nel reparto di isolamento. I colleghi dei due poliziotti sequestrati sono riusciti a convincere i due a rilasciare gli agenti sequestrati

15 Ott 2022 - 20:08
 © ansa

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Alta tensione nel carcere di Avellino, dove venerdì due agenti della polizia penitenziaria sono stati presi in ostaggio da due detenuti. Contemporaneamente tra i reclusi nel reparto di isolamento è scoppiata una rissa, mentre un detenuto con problemi psicologici è salito sul tetto minacciando di lanciarsi nel vuoto. La denuncia arriva da Donato Capece, segretario generale del Sappe, il Sindacato autonomo degli agenti penitenziari, per il quale "la casa circondariale di Avellino è diventata una polveriera pronta a esplodere". 

Barricati nel reparto di isolamento - Secondo la ricostruzione di Maria Anna Argenio, vice segretaria regionale del Sappe in servizio nel carcere di Secondigliano (Napoli), intorno alle 10 di venerdì mattina due detenuti di origine pugliese e campana che stanno scontando una condanna passata in giudicato per spaccio di droga hanno preso in ostaggio due agenti minacciandoli con coltelli rudimentali ricavati da lamette da barba e si sono barricati all'interno del reparto di isolamento. 

Un detenuto sul tetto minaccia di lanciarsi - E' seguita una trattativa, al termine della quale altri agenti in servizio sono riusciti a entrare nel reparto del carcere e a liberare i loro colleghi. Nessuno è rimasto ferito. Pochi minuti dopo, nello stesso reparto è scoppiata una rissa tra detenuti, faticosamente sedata dal personale in servizio. In un'altra ala della struttura, quella in cui si trova l'infermeria, un detenuto con problemi psicologici è riuscito a salire sul tetto minacciando atti autolesionistici. Un altro detenuto, insieme agli agenti, lo ha convinto a desistere. 

Servirebbero 50 agenti in più - Sono 520 le persone rinchiuse nel carcere di Avellino, dove prestano servizio 160 agenti di polizia penitenziaria con un organico sottostimato di almeno 50 unità. Da tempo i sindacati denunciano le difficoltà a garantire la sorveglianza e l'ordine interno a causa della carenza di organico: spesso un solo agente è chiamato a garantire la sorveglianza di più sezioni che si trovano tra l'altro su piani diversi della struttura. 

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