Don Florin Cipca ha invaso la carreggiata e travolto un'auto guidata da un 30enne, che ha riportato ferite gravi. Ora è pronto a una nuova ripartenza
Il parroco di Arcella (Avellino) ammette le sue debolezze e promette di rimediare: "Chiedo scusa a tutti, in particolare ai miei fedeli. Sono turbato, non mi riconosco più". Don Florin Cipca è stato sospeso dal vescovo dopo essere stato denunciato dai carabinieri che lo hanno trovato alla guida in stato di ebbrezza. Ora, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, fa ammenda: "Sono un alcolista, mi ricovererò in una comunità terapeutica".
L'incidente - Lo scorso 23 febbraio, alla guida di un’Alfa Romeo, ha invaso la carreggiata opposta e centrato in pieno un’auto guidata da un 30enne che è rimasto ferito. Don Florin, nato in Romania 45 anni fa, da circa vent’anni in Irpinia, tornava da una serata insieme agli amici. Qualche bicchiere di troppo e la malaugurata idea di mettersi al volante. Dall'esame etilico è stata riscontrata una soglia superiore ai limiti previsti: i carabinieri hanno provveduto a ritirare la patente al parroco e a denunciarlo alla Procura di Avellino per lesioni personali. Inoltre i militari hanno sequestrato l'auto su cui il religioso viaggiava.
I problemi di alcolismo - Tutto è iniziato durante il Covid e la pandemia. "Ero parroco a San Biagio di Serino - racconta - e ho visto tanti miei fedeli morire. Ogni giorno vedevo passare bare di uomini e donne dirette al cimitero, uno strazio. Poi ho contratto a mia volta il virus e sono rimasto a letto per un mese e mezzo, isolato da tutti. Da quel momento è iniziato tutto. In quel periodo ho chiesto a mio fratello, sacerdote anche lui, di portarmi un liquore per dimenticare. Ho iniziato a bere, arrivando a ubriacarmi con il desiderio di morire. In quello stesso periodo sono stato operato al cuore e i miei familiari che vivono in Romania non hanno potuto nemmeno assistermi. Ho avvertito una grande sofferenza".
La sospensione e la speranza di una ripartenza - Ora, con la sospensione del vescovo di Avellino, don Florin Cipca spera nella sua rinascita: "Monsignor Arturo Aiello mi ha sospeso dalle funzioni di parroco e mi ha invitato a ricoverarmi in una comunità terapeutica. Gli sono grato, mi ha offerto un’opportunità di riscatto, invitandomi anche a riflettere su come proseguire il mio ministero sacerdotale. D’altronde, non mi ha fatto mai mancare il suo sostegno, soprattutto nei momenti difficili. Mi è stato sempre accanto insieme al vicario".
Il futuro - "Sono sempre stato un buon sacerdote, mi trovo in Irpinia da vent’anni. Apprezzato in ogni comunità che mi ha conosciuto. Adesso ho venti giorni per capire cosa fare, ma di certo dovrò partire da un percorso di recupero. Il primo obiettivo è quello". Ma, ammette don Florin Cipca, "valuterò anche la decisione di spogliarmi dell’abito talare".