IN IRPINIA

Avellino, trovato nel letto di un fiume il corpo della studentessa 27enne scomparsa

Giuditta Perna era completamente vestita e aveva gli stessi indumenti indossati il giorno della scomparsa

29 Gen 2015 - 16:47
 © facebook

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Il corpo senza vita di Giuditta Perna, la studentessa universitaria 27enne scomparsa da mercoledì della scorsa settimana, è stato trovato nelle acque del fiume Ofanto, tra i comuni irpini di Aquilonia e Monteverde. I carabinieri e vigili del fuoco hanno recuperato il cadavere dopo i rilievi di rito. Per ora non si avanzano ipotesi sulle cause della morte, in attesa degli accertamenti medico-legali.

Avellino, trovato nel letto di un fiume il corpo della studentessa 27enne scomparsa

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© facebook  | Giuditta Perna, 27 anni
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I carabinieri hanno notato un indumento di colore rosso che emergeva in acqua, in quel punto profonda non più di mezzo metro. Dopo aver rimosso numerosi rami impigliati, hanno scoperto il cadavere. La ragazza era completamente vestita, e aveva gli stessi indumenti indossati il giorno della scomparsa. La zona era stata più olte perlustrata nei giorni scorsi ma senza esito

Sembrava essere sparita nel nulla la 27enne Giuditta Perna. La giovane era scomparsa il pomeriggio del 21 gennaio. La sua auto, una Fiat Grande Punto, venne ritrovata parcheggiata in località Pietra dell'Oglio, a poche decine di metri dal ponte del fiume Ofanto. Carabinieri e Vigili del Fuoco, dal giorno successivo alla scomparsa, denunciata dai genitori che vivono a Ruvo del Monte (Potenza) per giorni hanno setacciato palmo a palmo gli argini del fiume e la zona circostante per poi estendere le ricerche anche alle vicine zone di montagna.

Mercoledì sera a Calitri (Avellino), dove la giovane laureanda in economia aziendale a Perugia tornava dopo gli impegni universitari, i cittadini avevano dato vita ad una affollata fiaccolata per sollecitare le autorità a non interrompere le ricerche. Le indagini per risalire alle cause che hanno determinato la morte della giovane sono coordinate dal pm di Avellino, Adriano Del Bene, che nei giorni scorsi aveva acquisito il computer che la ragazza utilizzava alla ricerca di elementi utili a ricostruire il caso. Giuditta aveva lasciato la sua auto aperta, con all'interno la sua borsa e i documenti, ma non il telefonino che dal giorno della scomparsa risultava spento.

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