Sotto shock i genitori: la persona sospettata era considerata un amico di famiglia. Ed è spesso stata aiutata dai coniugi Ungueranu
"Dall'autopsia sono stati rilevati dei graffi sulla schiena della bimba". Lo ha detto Michele D'Occhio, avvocato della famiglia di Maria Ungureanu, la piccola di 10 anni trovata morta in una piscina del Beneventano. Nessuna informazione, invece, sugli accertamenti relativi alla violenza sessuale eseguiti durante l'autopsia. "I genitori di Maria - ha aggiunto - sono profondamente turbati perché l'indagato era considerato persona di famiglia".
Daniel, il romeno di 21 anni che risulta indagata per la morte della piccola, oltre a frequentare la casa degli Ungureanu, spesso veniva aiutata dai coniugi anche a cercare lavoro, sottolinea ancora il legale, che aggiunge: "Mi sarei aspettato altri rilievi sulla scena del ritrovamento, magari impronte visto che domenica pioveva. Si vede che i carabinieri hanno completato il lavoro".
"I genitori di Maria - continua - mi hanno raccontato che la bambina è tornata a casa dalla chiesa, è uscita per partecipare alla processione e poi è scomparsa. Quando ho saputo della morte, ho sentito subito che sarebbe stata in ogni caso una tragedia. Ma una cosa più sopportabile se fosse stato un incidente".
Le parole dell'indiziato - "Mi dichiaro innocente perché sono innocente. Quando l'ho lasciata era viva e ci sono testimoni. Sto male per la bambina. La conoscevo bene, ero amico del padre e della madre. Mi dispiace per quello che è successo, io non sono colpevole, devono cercare da un'altra parte". Queste le parole del 21enne romeno ai microfoni di Tgcom24.
Ascoltato per oltre 3 ore dai Cc - Il giovane, nella serata di mercoledì, è stato ascoltato per circa tre ore e mezzo dai carabinieri della caserma di Cerreto Sannita. "Ha precisato alcune cose - ha detto il suo legale - e le indagini ora sono a un punto cruciale. Per il mio assistito non è mutato il quadro accusatorio". "Tutte le piste sono esplorate", ha detto il procuratore Giovanni Conzo. La svolta potrebbe arrivare con i risultati delle perizie medico-legali disposte dalla Procura di Benevento.