Il giallo della scomparsa di Pasqualino Porfidia potrebbe essere a una svolta. Le indagini riaperte a Marcianise su insistenza della famiglia
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Sembra essere, purtroppo, arrivato ad una svolta il giallo di Marcianise (Caserta): frammenti di ossa e brandelli di vestiti sono stati trovati dai carabinieri durante l'ispezione di pozzi e cunicoli, in zona San Giuliano, alla ricerca di tracce di Pasqualino Porfidia, il bambino scomparso nel nulla il 7 maggio del 1990, all'età di 8 anni e mezzo (oggi ne avrebbe 32). Le attività di ricerca proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Ossa animali o umane? - I sopralluoghi sono stati ordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e vanno avanti da oltre una settimana anche con l'intervento di una cane della polizia addestrato a seguire residui molecolari. I reperti saranno subito sottoposti ad analisi, infatti potrebbero appartenere anche ad animali.
Caso fatto riaprire dalla famiglia - Il caso fu riaperto ad inizio maggio dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura della Repubblica cui si erano rivolti con apposita istanza il 7 marzo scorso i familiari di Pasqualino.
Forse morto come Ciccio e Tore - Nell'istanza, i parenti di Pasqualino hanno sostenuto la necessità di effettuare nuove indagini nei luoghi in cui il piccolo potrebbe essere scomparso, in particolari nei cunicoli sotterranei che collegavano i vari pozzi d'acqua e che attraversano la zona di San Giuliano, in cui Pasqualino risiedeva con la famiglia; i familiari avevano inoltre suggerito di risentire gli amici di allora dello scomparso, oggi maggiorenni.