Sorella di Gennaro Licciardi, fondatore dell'organizzazione malavitosa, è accusata di associazione di tipo mafioso, estorsione
E' ritenuta dalla Dda di Napoli capo del clan Licciardi e figura di vertice del cartello camorristico chiamato Alleanza di Secondigliano, Maria Licciardi, a cui, nell'aeroporto di Ciampino, i carabinieri del Ros hanno notificato un provvedimento di fermo. Maria Licciardi, sorella di Gennaro Licciardi, fondatore dell'organizzazione malavitosa, è accusata di associazione di tipo mafioso, estorsione.
E' anche accusata di ricettazione di denaro di provenienza illecita, turbativa d'asta. Tutti i reati sono aggravati dalle finalità mafiose.
Maria Licciardi è stata fermata alle partenze dell'aeroporto romano di Ciampino, mentre si accingeva a prendere un volo diretto in Spagna per andare a trovare la figlia e per curare degli affari. I militari del Ros si sono avvicinati mentre stava per consegnare il bagaglio da imbarcare sull'aereo.
La donna, ritenuta dalla Procura di Napoli il capo del clan fondato dal fratello Gennaro, soprannominato "la scimmia", non ha battuto ciglio quando i carabinieri l'hanno bloccata e notificato il provvedimento di fermo della Procura di Napoli. Insieme con lei, in fila, per la consegna dei bagagli, c'erano anche due accompagnatori per i quali non sono state disposte al momento misure cautelari.