nel mirino le assunzioni di 4 ex vigili

Campania, la Corte dei Conti cita in giudizio il governatore Vincenzo De Luca: sperpero di denaro pubblico

Nel mirino le assunzioni di quattro ex vigili urbani di Salerno negli uffici di diretta collaborazione della presidenza

15 Dic 2020 - 00:04
 © Italy Photo Press

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La Procura regionale della Corte dei Conti della Campania ha depositato un atto di citazione in giudizio nei confronti del presidente Vincenzo De Luca, per un danno stimato dalla magistratura contabile pari a 403.643,21 euro. La vicenda riguarda le assunzioni di quattro ex vigili urbani di Salerno negli uffici di diretta collaborazione della presidenza. Nel trasferimento si sarebbe concretizzato uno sperpero di denaro pubblico.

Le accuse della Procura regionale I magistrati della Procura contabile, nell'arco di questi anni, hanno passato al setaccio, con discrezione, tutti gli aspetti relativi alle assunzioni negli uffici di staff della Regione Campania degli ex vigili urbani: le assunzioni negli uffici di diretta collaborazione della presidenza della Campania possono essere determinate da criteri di fiducia ma la qualificazione economica deve attenersi a determinate caratteristiche, che variano in virtù dell'incarico ricoperto. Questo l'assunto sulla base del quale quattro anni fa, la Procura regionale della Corte dei Conti della Campania si era attivata per scoprire se l'assunzione avesse potuto comportare uno sperpero di denaro pubblico. L'invito a dedurre notificato riguardava anche un dirigente amministrativo ma la sua posizione è stata successivamente stralciata. La notifica è avvenuta una settimana fa ma se ne è avuta notizia solo nella tarda serata di lunedì.

Sospese le nomine Le nomine dei vigili sono state di recente sospese. A Gianfranco Baldi era stato affidato il compito di occuparsi dei rapporti con la conferenza Stato-Regioni e la conferenza unificata e organi legislativi nazionali; a Giuseppe Muro i rapporti con i consiglieri regionali; a Giuseppe Polverino i rapporti con la presidenza del Consiglio regionale ed a Claudio Postiglione i rapporti con strutture regionali e istituzioni locali. Particolare curioso, la citazione in giudizio doveva essere notificata proprio il giorno prima a quello in cui la Campania è andata in lockdown ed è per questo slittata alla settimana scorsa.

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