A Casamicciola tutti gli abitanti liberano il paese dal fango
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L'ex primo cittadino ha accusato le istituzioni locali di non aver mai risposto alle 23 email inviate via Pec, quattro giorni prima della frana, per avvertire sui rischi. Si continua a scavare in cerca dei 4 dispersi
Sulla frana di Casamicciola (Ischia), che sabato ha provocato distruzione e morti, e sugli allarmi inascoltati dell'ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco del comune, ha aperto un'inchiesta la Procura di Napoli. Per ora non c'è nessun indagato. L'ex primo cittadino ha accusato le autorità locali di non aver risposto agli allarmi che aveva lanciato via Pec, quattro giorni prima della tragedia (il 22 novembre), per avvertire sui rischi che correvano i cittadini, a causa delle abbondanti precipitazioni previste. Per Conte era "necessario far evacuare" la zona. Accuse a cui il commissario del comune ischitano Simonetta Calcaterra ha risposto, spiegando come dopo le allerte meteo erano state emesse due ordinanze con le prescrizioni richieste dal grado di allerta.
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L'ex sindaco: "Era necessario far evacuare" - A muovere le accuse contro le autorità locali che non si sarebbero mosse con le dovute precauzioni è Giuseppe Conte, ingegnere ed ex primo cittadino di Casamicciola, dopo la frana. "Nel momento che l'isola di Ischia si trova in questa situazione e ci sono degli allarmi, che io ho dato, era necessario che questi cittadini fossero avvertiti, voi di qua ve ne dovete andare perché è pericoloso", ha affermato Conte parlando della tragedia.
Il commissario di Casamicciola: "Abbiamo inviato due ordinanze" - Accuse a cui ha replicato Simonetta Calcaterra, nominata commissario per l'emergenza per un anno durante il Cdm che ha disposto lo stato di emergenza e stanziato due milioni di euro. "Il Comune di Casamicciola dopo le allerte meteo ha emesso due ordinanze con le prescrizioni richieste dal grado di allerta", ha dichiarato la Calcaterra. Al commissario è stato chiesto un commento su quanto affermato dall'ex sindaco Conte, che ha mostrato le email inviate via Pec a vari destinatari per segnalare lo stato di pericolo. Calcaterra ha ribadito: "Noi le ordinanze le abbiamo emesse e diffuse anche attraverso la stampa locale".
La Procura di Napoli indaga sugli allarmi inascoltati - La Procura di Napoli ha aperto anche un'indagine sugli allarmi inascoltati lanciati dall'ingegnere. L'ex primo cittadino ha riferito di avere lanciato 4 giorni prima della tragedia diverse Pec alle autorità competenti (al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile della Campania) per avvertire sui rischi che correvano i cittadini di Casamicciola, a causa delle abbondanti precipitazioni previste.
L'indagine sugli allarmi inascoltati è uno stralcio dell'inchiesta madre per disastro colposo, frana colposa e omicidio colposo a carico di ignoti. Sui fatti di Ischia la Procura di Napoli nominerà un pool di consulenti per effettuare verifiche rispetto ai territori e le abitazione colpite dalle frane. La procuratrice facenti funzioni Rosa Volpe ha intenzione di assegnare a più pm il fascicolo e di coinvolgere diversi corpi di polizia giudiziaria, vista anche la presenza intercorpo delle forze dell'ordine che sono intervenute sul posto durante la fase dei soccorsi. Allo stato, viene precisato, non ci sono iscritti nel registro degli indagati.
Si continua a scavare in cerca dei 4 dispersi - Intanto si continua a scavare in cerca delle 4 persone ancora disperse. Tra loro ci sono anche i genitori dei tre fratellini, le cui salme sono state già recuperate.