Don Michele Mottola, che era stato sospeso già a maggio dal vescovo di Aversa, è stato aggredito dal padre della piccola dieci giorni fa
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha sostanzialmente confermato le accuse a suo carico in una breve dichiarazione spontanea l'ex parroco di Trentola Ducenta (Caserta), don Michele Mottola, arrestato per molestie sessuali ai danni di una bimba di 12 anni. "Sono pentito di quello che ho fatto, chiedo scusa alla famiglia della ragazzina", ha detto. Don Michele era stato sospeso dal servizio a maggio, quando era venuta alla luce la vicenda.
E' stata la stessa vittima degli abusi a incastrare don Mottola dopo aver registrato con il telefonino le conversazioni private avute con il sacerdote nella canonica della parrocchia, dove sarebbero avvenute le molestie.
"Spero che riescano a perdonarmi - ha aggiunto davanti al gip il prete -. Ho intrapreso un percorso spirituale. Mi affido alla giustizia divina e terrena. Sono colpevole". Il suo legale ha chiesto i domiciliari ritenendo non sussistano elementi per la detenzione carceraria.
Dieci giorni fa don Mottola è stato aggredito dal padre della piccola vittima, che prima ha speronato la sua auto e poi, dopo essere sceso dalla vettura, lo ha picchiato. "Solo l'intervento di due motociclisti ha evitato il peggio", ha spiegato l'avvocato. L'episodio è stato denunciato alla magistratura.