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Si contano denunce in diverse Regioni, soprattutto al Sud. Otto siciliani sono stati "pizzicati" mentre erano in vacanza in Salento
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Non si ferma l'ondata dei trasgressori delle norme anti-coronavirus. Un sacerdote e altre quattro persone sono state denunciate a San Gennaro Vesuviano (Napoli). I carabinieri hanno trovato il parroco che, nonostante le norme per evitare il contagio, stava celebrando il battesimo di un bambino. I militari hanno denunciato anche il padrino, il fotografo e i genitori. Altre tre persone sono state denunciate per aver navigato da La Spezia a Maratea.
In barca da La Spezia a Maratea I tre giunti a Maratea da La Spezia in barca a vela sono stati denunciati dalla polizia del Comune lucano. I trasgressori, che nei giorni scorsi erano già sbarcati a Ischia, hanno giustificato il loro viaggio dicendo di dover accompagnare il proprietario "malato di cuore" a trasferire l'imbarcazione, acquistata da poco. Dopo aver accertato le buone condizioni di salute dei tre uomini, gli agenti hanno poi anche chiesto a un'associazione locale di Protezione civile di rifornirli di viveri.
Otto siciliani in vacanza in Salento Quattro coppie di turisti siciliani provenienti da Noto (Siracusa) sono stati fermati e controllati dalla polizia in Salento, a Sant'Isidoro, nell'ambito dei controlli sull'emergenza coronavirus. Gli otto sono risultati essere quasi tutti pregiudicati e nei loro confronti è stata avviata la procedura per l'irrogazione del foglio di via obbligatorio con il divieto di ritorno nella città di Lecce e sporta denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità.
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Giocano a carte in un casolare A finire nel mirino delle forze dell'ordine sono stati anche cinque residenti nel Comune di Acerra (Napoli) che stavano giocando a carte, nascosti da occhi indiscreti, in un casolare di campagna, in barba alle disposizioni governative. Oltre a loro, la polizia ha denunciato altri cinque cittadini nel corso di accertamenti: non hanno saputo motivare il proprio allontanamento dalle rispettive abitazioni.
Fuma il sigaro in strada e non torna a casa Un 76enne è stato sorpreso dalla polizia mentre, seduto su una panchina in piazza Napoleone a Lucca, stava fumando un sigaro ed è stato invitato a tornare nella propria abitazione. Dopo 30 minuti è stato però visto nuovamente dagli stessi agenti tranquillamente seduto al Parco della Pace a San Concordio. A Lucca denunciati anche due vicini di casa, fermati mentre circolavano senza cinture di sicurezza. L'autista ha dichiarato che stava andando dal medico, mentre il passeggero ha dichiarato che gli stava facendo compagnia.
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Fanno grigliata per compleanno, denunciati nel Comasco Giovedì a Mariano Comense (Como), quattro famiglie, per un totale di 17 persone, 13 adulti e 4 bambini, si erano dati appuntamento in un'area verde per una grigliata. "Stiamo festeggiando un compleanno", è stata la giustificazione per gli agenti della polizia locale, intervenuti per un controllo, che hanno denunciato alla procura i partecipanti alla scampagnata.
A Ragusa continua a far allenare clienti in palestra: denunciato I carabinieri di Modica (Ragusa) hanno verificato alcune segnalazioni dei cittadini che indicavano diverse persone con il borsone da palestra presso lo studio di un chinesiologo, dove si trova anche una palestra. I militari hanno trovato due persone che si allenavano senza alcuna prescrizione medica tale da giustificare la prestazione professionale del chinesiologo. L'uomo e i clienti sono stati denunciati.
Turismo a Siena, denunciati A Siena una coppia seduta su una panchina vicino alla Basilica di San Domenico è stata denunciata. Lui è un agricoltore del Pisano, lei una disoccupata di Salerno. Erano andati nella città del Palio spiegando ai finanzieri di averlo fatto per motivi di lavoro senza specificare senza specificare l'impiego.
Facevano barbecue, denunciati militari Usa Alcuni militari della Base Usaf di Aviano (Pordenone) sono stati denunciati perché stavano facendo un barbecue comune nel quartiere dove alloggiano, a Fontanafredda. I carabinieri sono riusciti a bloccare, identificare e denunciare tre militari americani, tra i 21 e i 22 anni, che non avevano mantenuto la distanza di sicurezza e non hanno dato valide giustificazioni dell'assembramento sulla pubblica via.