Arianna Montesano aveva commentato su una tv locale la decisione della Regione Campania, dichiarando che sua figlia era in lacrime per non poter frequentare la prima elementare. Da qui l'ironia del governatore e la risposta della donna
Dopo la diretta Facebook del governatore Vincenzo De Luca è diventata idolo del Web. Ma non ci sta e risponde a tono al presidente campano attraverso le pagine de Il Mattino. E' Arianna Montesano, 37enne napoletana, la mamma che ai microfoni di una tv locale aveva commentato la decisione di chiudere le scuole, raccontando della figlia in lacrime per non poter imparare a scrivere. Da qui la battuta di De Luca: "E' l'unica bambina che piange per la chiusura della scuola, è ogm, è allevata a latte e plutonio". "Ma quale latte e plutonio? - ribatte la donna. - Basta sarcasmo, riapra le scuole".
"Sono io la 'mammina' del latte al plutonio, ma è una formula magica che terrò per me", esordisce scherzando la donna nell'intervista a Il Mattino, rivelando di essere proprio la "mammina con la mascherina fashion e gli occhi ridenti e fuggitivi", contro la quale il presidente De Luca aveva puntato il dito durante una sua diretta Facebook.
La donna fa delle precisazioni taglienti: "Il presidente è stato informato male. Io ho parlato di un bambino, mio figlio Alessandro che frequenta la prima elementare. Non avevo, tra l’altro, nemmeno una mascherina fashion ma quella chirurgica. Forse ha detto così perché mi ha vista curata e non con la tuta e la pinza nei capelli, come nell’immaginario un po’ sessista si intendono le mammine".
"Ma De Luca le ha telefonato?", le viene chiesto. "No, - risponde. - Forse nella nota che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook è tornato sui suoi passi. Ma non deve chiedere scusa a me, bensì a tutte le mamme, anzi a tutti i genitori che vivono un momento drammatico e su cui fa del sarcasmo gratuito".
Fino all'appello finale: "Io spero - conclude Arianna Montesano a Il Mattino - che De Luca riveda le sue decisioni sulla chiusura, i bambini sono privati del loro mondo. Non vogliamo liberarci dei nostri figli e mandarli a scuola, ma non vogliamo privarli di un loro diritto. Io, poi, riesco a organizzarmi, ma molte mamme non riescono nemmeno a fare la Dad. Già in Campania c’è il più alto tasso di dispersione scolastica d’Italia, così si triplica".