Indagati i proprietari degli immobili non crollati. Il fascicolo, aperto in principio a carico di ignoti, è per crollo colposo e omicidio colposo
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Sono una decina le persone iscritte, a vario titolo, nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata nell'ambito dell'inchiesta sul crollo della palazzina di via Rampa Nunziante, nel quale hanno perso la vita otto persone. A ricevere l'avviso di garanzia sono tutti i proprietari degli immobili non crollati. Il fascicolo, aperto in un primo momento a carico di ignoti, è per crollo colposo e omicidio plurimo colposo.
Allo stesso tempo sono una ventina i familiari delle vittime raggiunti da altrettanti avvisi, in quanto persone potenzialmente offese, al fine di poter consentire loro di nominare consulenti legali e medici in vista dell'effettuazione delle autopsie e dei rilievi tecnici nelle zone interessate dal crollo.
Mercoledì, oltre ai medici incaricati di effettuare le autopsie, saranno formalizzati gli incarichi per i tecnici che effettueranno i rilievi sul cratere del cedimento e nella parte di palazzina lato mare non crollata.
Amministratore: "Gli avvisi sono un atto dovuto" - "L'informazione di garanzia, notificata a tutti i proprietari e alle persone interessate e coinvolte nel tragico evento, rappresenta un atto dovuto". E' quanto ha precisato in una nota l'avvocato Roberto Cuomo, amministratore del condominio di Rampa Nunziante. "Tale elemento - ha sottolineato - viene accolto con serenità e spirito di collaborazione, nel solco di quanto già stava avvenendo. Gli inquirenti offrono, in tal modo, un'opportunità a tutti gli interessati di nominare propri consulenti tecnici, partecipando insieme, alla ricerca della verità".