SENTENZA DEL TRIBUNALE

De Gregorio, tre anni a Berlusconi "Sentenza assurda, processo politico"

Il leader di Forza Italia era imputato per corruzione nel processo sulla compravendita di senatori. Stessa pena anche per Valter Lavitola. Ghedini: "Decisione ingiusta". Bergamini: "Non è giustizia"

08 Lug 2015 - 22:54

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Silvio Berlusconi è stato condannato a tre anni di reclusione per corruzione nel processo per la compravendita dei senatori, tra cui Sergio De Gregorio. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Napoli. Alla stessa pena è stato condannato anche Valter Lavitola. "Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile", ha commentato Berlusconi.

Dopo oltre 6 ore di camera di consiglio la sentenza. I pm avevano chiesto il massimo della pena, 5 anni, per Berlusconi, e 4 anni e 4 mesi per Lavitola. L'udienza era iniziata poco dopo le 11 con gli interventi dei pm della Procura di Napoli e, dopo una breve pausa, con la risposta dei legali di Forza Italia e di Berlusconi.

Risarcimento al Senato - La prima sezione del tribunale presieduta da Serena Corleto ha condannato gli imputati alla pena accessoria di cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Berlusconi e Lavitola in solido, nonché Berlusconi e Forza Italia (indicata al processo come responsabile civile), sono stati condannati al risarcimento dei danni, da quantificare in separata sede, nei confronti del Senato della Repubblica, che si è costituito parte civile. Il Tribunale ha fissato in 90 giorni i termini per il deposito delle motivazioni della sentenza.

Berlusconi: sentenza assurda, processo politico - "Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno, certo di aver sempre agito nell'interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare". Lo ha detto Silvio Berlusconi che parla di "persecuzione giudiziaria" per ledere la sua "immagine di protagonista della politica".

Niccolò Ghedini: sentenza clamorosamente ingiusta - "E' una sentenza che riteniamo clamorosamente ingiusta e ingiustificata", ha detto l'avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, sottolineando che il processo si prescriverà il 6 novembre. Nonostante la prescrizione Ghedini ha espresso l'auspicio che la Corte di Appello assolva Berlusconi nel merito. Ghedini, inoltre, ha sottolineato che, dopo i 90 giorni previsti per il deposito delle motivazioni e i 45 per l'impugnazione in appello, il processo sarà già prescritto.

Bergamini: questa non è giustizia - "Un processo politico, nato come tale e portato avanti con un teorema precostituito si conclude nel peggiore dei modi. Questa non è giustizia ma il suo esatto contrario. Quello che accade da vent'anni a questa parte al Presidente Berlusconi e' inaccettabile e non smetteremo mai di denunciarlo". Lo dichiara, in una nota, la deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.

Colangelo: condivise le nostre tesi - "Non commento le sentenze. Prendo atto delle sentenze. Prendo atto che questa sentenza ha condiviso la tesi accusatoria". Queste le parole del Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo.

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