Sarebbe lei il movente dell'omicidio del 25enne attivista gay di Aversa secondo la confessione del reo e la trans si sfoga su Facebook: "Vita mia, non troverò mai la forza di accettare quello che ti è stato fatto"
"Ti giuro, ovunque ti trovi in questo momento, che vorrei essere stata io a morire al tuo posto", e poi: "Se solo avessi potuto prevedere l'atroce crudeltà che hai dovuto vivere avrei lottato con la vita pur di salvarti". Non si dà pace Heven Grimaldi, la trans tirata in ballo come movente del delitto di Vincenzo Ruggiero, l'attivista gay 25enne, scomparso da Aversa (Caserta) il 7 luglio, il cui cadavere è stato scoperto in uno scantinato dopo la confessione dell'assassino, Ciro Guarente. All'indomani del ritrovamento del corpo di Vincenzo torna su Facebook a raccontare tutto il suo dolore per il tragico epilogo della vicenda.
"Non riuscirò mai a sopravvivere senza di te - scrive ancora Heven in un lungo post apparso sulla sua pagina Facebook dopo la conferma che il corpo ritrovato murato in uno scantinato era proprio quello di Vincenzo Ruggiero. - Solo tu mi rendevi veramente felice, ho perso la vita insieme a te".
E poi un dolce ritratto del giovane ucciso per gelosia dall'ex compagno di Heven: "Hai sempre fatto del bene a chiunque, posso solo venerarti come l'angelo più bello avuto su questa terra".
Fino alla drammatica richiesta finale: "Portami con te, ti supplico, ascolta le mie preghiere e salvami da questo strazio. Eri la mia ragione di vita, solo tu puoi riconoscere il mio impegno e il mio amore. Salvami come io avrei cercato di salvare te".