Il 25enne attivista gay è stato ucciso per gelosia e poi fatto a pezzi ad Anversa dall'ex marinaio Ciro Guarente. Fermato un 51enne di Ponticelli, considerato complice dell'assassino
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Nuovo arresto per l'omicidio di Vincenzo Ruggiero, il 25enne attivista gay ucciso per gelosia e poi fatto a pezzi ad Anversa (Caserta) dall'ex marinaio Ciro Guarente. Si tratta di un 51enne di Ponticelli (Napoli), Francesco De Turris, considerato complice dell'assassino. Sarebbe stato lui ad aver fornito a Guarente la pistola usata nel delitto. Oltre al reato di concorso in omicidio, è accusato anche di detenzione, porto e cessione abusiva di armi.
Il Gip del tribunale di Napoli Nord ha convalidato il fermo, disposto dalla Procura guidata da Francesco Greco, con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il 51enne, pregiudicato, vive a Ponticelli, nella periferia est di Napoli, nel palazzo adiacente a quello in cui risiedono la madre e altri parenti di Ciro Guarente.
L'arma ceduta a titolo di amicizia - Ai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, De Turris ha confessato di aver ceduto l'arma a Guarente a titolo di amicizia, ben sapendo che il 35enne voleva uccidere Ruggiero. Dopo il delitto, avvenuto il 7 luglio, Guarente ha riportato l'arma, una calibro 7,65 clandestina, a De Turris, che l'ha fatta sparire.
Le indagini sul complice - Gli inquirenti hanno iniziato a sospettare del 51enne dopo aver notato l'intenso traffico telefonico che era intercorso tra lui e Guarente nei giorni precedenti l'omicidio. Lo hanno inoltre pedinato, raccogliendo altri elementi utili, quindi lo hanno condotto in caserma mercoledì. De Turris, messo di fronte ai numerosi indizi a suo carico, alla fine ha ceduto confessando di aver ceduto l'arma a Ciro.
Gli accertamenti sul cadavere - Proseguono gli accertamenti medico-legali sui resti del cadavere di Ruggiero ritrovati nel garage di Ponticelli, sepolti sotto il cemento e circondati dai rifiuti. Il giovane sarebbe stato ucciso con due colpi di pistola al petto. L'omicidio è avvenuto nell'abitazione di Aversa che Ruggiero condivideva con Heven Grimaldi, la trans che Ciro amava e che riteneva avesse una relazione con la vittima. Avrebbe ucciso per gelosia, sebbene sembri che tra la Grimaldi e Ruggiero vi fosse solo una sincera amicizia.