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Sul loro conto sono in corso approfondimenti, condotti dalla procura di Torre Annunziata - che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio - e dalla procura del tribunale per i minori
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Sono finora sei (cinque minori e un maggiorenne) i soggetti identificati come presunti autori dei messaggi di insulti e minacce inviati sul telefonino di Alessandro, il 13enne di Gragnano (Napoli) morto giovedì dopo essere precipitato dalla finestra della sua abitazione al quarto piano. Sul loro conto sono in corso approfondimenti, condotti di pari passo tra la procura di Torre Annunziata - che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio - e la procura del tribunale per i minorenni di Napoli. Sarebbero imminenti le iscrizioni nel registro degli indagati.