Il responsabile del pronto soccorso del Loreto Mare: "Inosservanza dei più elementari doveri professionali". Denuncerà il caso anche il direttore generale dell'Asl, che ha fatto scattare un'indagine interna
Ricoverato in codice rosso all'ospedale Loreto Mare di Napoli, un 23enne ha dovuto aspettare 4 ore per un esame e il giorno seguente è morto. A denunciarlo è il responsabile del Pronto soccorso del Loreto Mare, Alfredo Pietroluongo, che in un esposto interno punta il dito contro un altro medico e alcuni infermieri dell'ospedale: secondo Pietroluongo, il ritardo potrebbe aver compromesso il quadro clinico del paziente.
A rendere nota la vicenda è stato il consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli, che ha diffuso la denuncia presentata da Pietroluongo dove, tra l'altro, si legge che si è verificata una "inosservanza ai più elementari doveri professionali". "Ritardata assistenza è fatto gravissimo - scrive Borrelli -, occorre fare luce sull'accaduto e punire severamente eventuali colpevoli. Chiederò al direttore dell'ospedale Loreto Mare di avviare un'indagine interna per fare luce sulla gravissima vicenda".
La denuncia del direttore dell'Asl - Anche il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, intende denunciare la vicenda e parla di "circostanza che, se confermate, sono inaccettabili e incompatibili in una organizzazione ospedaliera la cui priorità è salvare vite umane". Dice poi: "D'intesa anche con la Regione, per l'accertamento delle responsabilità presenterò personalmente denuncia in Procura" dopo aver avviato "un'indagine interna".
La vicenda - Il 23enne era arrivato al pronto soccorso del Loreto Mar il 16 agosto in gravissime condizioni, ed è morto il giorno seguente dopo aver atteso per 4 ore il trasferimento all'ospedale Vecchio Pellegrini. "La denuncia di ritardata assistenza - spiega Borrelli - parla chiaramente di oltre quattro ore trascorse tra l'arrivo in codice rosso al Loreto Mare, la stabilizzazione del paziente e il successivo trasferimento al Vecchio Pellegrini per di più senza ambulanza rianimativa. Un fatto gravissimo che deve essere approfondito in modo capillare poiché occorre comprendere la natura di questo ritardo e verificare se lo stesso abbia compromesso ulteriormente il quadro clinico del ragazzo già complesso".