L'ex ministro dell'Agricoltura era accusato di associazione per delinquere, concussione e utilità per ottenere il voto elettorale
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Sono state tutte assolte dal tribunale di Benevento, perché il fatto non sussiste, le otto persone, tra cui Nunzia De Girolamo, coinvolte nell'inchiesta sulla gestione della Asl del capoluogo. L'ex ministro dell'Agricoltura era accusato di associazione per delinquere, concussione e utilità per ottenere il voto elettorale. Il pm Assunta Tillo aveva chiesto per la De Girolamo 8 anni e 3 mesi di reclusione. "E' la fine di un incubo", ha commentato.
"Oggi vince la giustizia e finisce un incubo. Ma ho perso sette anni di serenità della mia vita, che mi hanno causato enormi sofferenze”, ha commentato l'ex ministro.
L'inchiesta - L’inchiesta, nata sul finire del 2013, esplose mediaticamente a inizio 2014 portando alle dimissioni della De Girolamo dal governo Letta, in cui era responsabile delle Politiche agricole. Al centro della vicenda la gestione dell'Asl di Benevento, e l'esistenza di quello che gli inquirenti all'epoca definirono "un direttorio politico-partitico" che ne avrebbe influenzato le scelte e di cui Nunzia De Girolamo sarebbe stata a capo. Un intrigo con contorni da spy story per via delle registrazioni che uno degli imputati, l'ex direttore amministrativo dell'Asl, Felice Pisapia, realizzò di nascosto nel corso di due incontri tenuti nella casa del padre di Nunzia De Girolamo, che all'epoca non aveva ancora assunto incarichi di governo. Vertici ai quali lo stesso ex ministro, allora coordinatore provinciale del Pdl, aveva preso parte attivamente.
L'acquisizione di quelle registrazioni portò al coinvolgimento dell'ex ministro nell'inchiesta, che aveva preso il via da una serie di fatture per prestazioni sanitarie mai effettivamente erogate secondo l'accusa. Da allora, la vita di Nunzia De Girolamo è completamente cambiata. Candidata per Fi (dopo il breve passaggio nel Nuovo Centrodestra), non viene eletta alle ultime politiche e si dedica alla tv, come concorrente a Ballando con le stelle e come opinionista a Non è l'Arena di Giletti.
Sposata dal 2011 con Francesco Boccia, ministro Dem nell'attuale Governo, e madre della piccola Gea, da poche settimane ha sconfitto il Covid e ora incassa la vittoria in tribunale. "Sono contenta di aver incontrato sulla mia strada tre donne, parte di questo collegio, che hanno giudicato senza condizionamenti morali o politici, restituendomi così almeno in parte serenità e fiducia verso la giustizia", ha detto.
Il suo difensore, Domenico Di Terlizzi, non risparmia bordate alla procura: "L'assoluzione perché il fatto non sussiste da tutti i reati e per tutti gli imputati deve porre all'attenzione la patologia di una iniziativa giudiziaria che ha determinato le dimissioni di un ministro e l'espulsione dalla vita politica di una giovane donna". De Girolamo ora non esclude un ritorno in politica: "Chi lo sa, lo scopriremo vivendo. Spero di stupirmi ancora delle scelte che compirò nel tempo".