Maltempo, il Sannio in ginocchio Interi comuni isolati, rioni "fantasma"
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Esondato il Calore in alcuni punti e il fiume Tammaro. La zona del Foltore è devastata: interi i paesi isolati, strade distrutte, emergenza di viveri e indumenti. Aperta un'inchiesta
Non si arresta l'ondata di maltempo che sta flagellando Benevento e provincia. Il fiume Calore è esondato in alcuni tratti, allagando località Pantano e Ponte Valentino, le zone più basse della città già duramente colpite dall'alluvione del 15 ottobre. Devastate le aree del Fortore. Interi paesi sono rimasti isolati, centinaia gli sfollati, strade distrutte. La Caritas di Benevento chiede viveri e indumenti per soccorrere la popolazione.
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Il territorio è al collasso. Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha annunciato l'arrivo di un centinaio di uomini in più. E intanto nel Sannio sono riprese le piogge.
Rioni fantasma - E' durata troppo poco la tregua dopo l'alluvione di giovedì scorso che aveva messo in ginocchio Benevento e dintorni. Il fiume Calore è nuovamente straripato in più punti allagando le zone più basse del capoluogo, come Contrada Pantano e Ponte Valentino, dove si concentra l'area industriale. Alcuni rioni di Benevento sono ridotti a quartieri fantasma dopo che i residenti hanno lasciato le case. Secondo il presidente di Confindustria Biagio Mataluni ammonterebbero a 500 milioni di euro i danni registrati con 70 aziende ferme. E Coldiretti lancia l'allarme per i danni subiti dai raccolti.
La pioggia delle ultime ore ha messo ko interi paesi che già faticavano a riprendersi. Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha annunciato l'arrivo di un centinaio di uomini in più per far fronte alla situazione. Altre ordinanze di sgombero sono state firmate dal sindaco di Paupisi Antonio Coletta. Interrotta la fornitura di gas nei comuni di Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Foiano di Val Fortore e Montefalcone di Val Fortore. Il sindaco di Circello, Gianclaudio Golia, ha chiesto l'intervento dell'esercito per il ripristino di due ponti crollati, fondamentali per non lasciare isolato il paese. Sempre a Circello sarebbero trecento le famiglie non raggiungibili.
Dalla Protezione Civile, intanto, arrivano i soccorsi: circa 150 persone, tra volontari e tecnici, e una novantina di mezzi. Si vanno ad aggiungere ai 250 già impegnati sul territorio. Il governatore campano De Luca, all'Expo di Milano per una serie di incontri, ha raggiunto Benevento per una riunione in Prefettura.
L'allerta meteo, intanto, è stata prorogata fino alle 22 di mercoledì sull'intera Campania.
Aperta inchiesta - La procura di Benevento ha aperto un fascicolo sull'alluvione di giovedì scorso: l'ipotesi di reato, allo stato non ci sono indagati, è quella di inondazione colposa. In particolare si vuole accertare che non ci siano responsabilità nella gestione della diga di Campolattaro.
Ma il maltempo ha fatto danni anche nel resto della regione. Smottamenti, crolli e allagamenti anche a Capri dove e' stata chiusa la strada d'ingresso ai giardini di Augusto. E danni anche in Puglia, in particolare in Capitanata.
Le regioni meridionali, più in generale, restano nel mirino. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che prevede, a partire dalle prime ore di mercoledì, precipitazioni diffuse anche molto intense accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, prima sulla Sardegna e successivamente sulla Sicilia. Criticità arancione per rischio idrogeologico sulla Sardegna meridionale, Campania, Sicilia e buona parte della Calabria.
Proprio il sistema di allerte meteo a breve, entro inizio del 2016, verrà uniformato e in tutte le regioni verranno usati soltanto tre colori: giallo, arancione e rosso. Lo ha annunciato il presidente del consiglio nazionale dell'Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, al termine della Conferenza Unificata.
Maltempo, Beneventano in ginocchio