CINQUE GIORNI DI AGONIA

Morto il 26enne polacco colpito da una pallottola vagante a Napoli

Il ragazzo era stato ferito la vigilia di Natale mentre era seduto in poltrona nel suo appartamento a Forcella

29 Dic 2014 - 19:57
 © ansa

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E' morto dopo cinque giorni di agonia Giorgi Goradze, il polacco 26enne colpito da un proiettile vagante la vigilia di Natale, mentre si trovava sulla poltrona del suo appartamento nel quartiere di Forcella, a Napoli. Il ragazzo era stato trasportato d'urgenza all'ospedale Loreto Mare, dopo l'allarme della fidanzata. La polizia ha trovato sul selciato, vicino alla casa della vittima, numerosi bossoli che sarebbero stati esplosi la sera del 24 dicembre.

Goradze, secondo il racconto fornito alla polizia dalla convivente georgiana di 21 anni, era in casa e aspettava la mezzanotte giocando alla playstation. Forse si è affacciato alla finestra, richiamato dai rumori che venivano dalla strada. Un proiettile vagante lo ha colpito al cranio rendendo vano ogni tentativo di soccorso. La donna ha riferito che l'uomo, con una profonda ferita alla testa, si è accasciato sul divano perdendo i sensi.

La convivente e' stata anche sottoposta all'esame dello stub rivelatosi negativo. Stessa risultanza per lo stesso accertamento compiuto dagli investigatori sugli altri cittadini che vivono nei pressi dell'abitazione del polacco. La polizia ha effettuato una serie di sopralluoghi nelle adiacenze l'abitazione. Tra le attività compiute dalla Scientifica anche una serie di rilievi per individuare l'esatta traiettoria del proiettile. A non più di 300 metri da dove si trova l'abitazione dei due immigrati, gli agenti hanno trovato numerosi bossoli di diverso calibro. Qualcuno ha sparato almeno 12 colpi (otto calbiro 9x21 e quattro calibro 7.65) usando due pistole diverse.

Gli investigatori dovranno cercare di chiarire, in un'indagine che si presenta complessa, se il polacco sia stato raggiunto da un proiettile esploso dalla strada o invece dall'abitazione di un palazzo vicino. In seguito alla morte dell'uomo sarà ora l'autopsia a poter fornire qualche elemento più preciso.

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