L'intervento di Gaetano Russo a "Pomeriggio Cinque" nel giorno dei funerali di Giovan Battista Cutolo: "Amava Brahms, Beethoven e Sibelius"
Si sono tenuti mercoledì 6 settembre i funerali di Giovan Battista Cutolo, il 24enne ucciso da un 16 per futili motivi a Napoli. "Giògiò", come lo chiamavano, gli amici era un musicista della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, in cui suonava da quando aveva 14 anni. A "Pomeriggio Cinque" il suo maestro, Gaetano Russo, lo ha ricordato con queste parole: "Per me era come un figlio - ha spiegato in collegamento con Myrta Merlino -, lui era un ragazzo eccezionale".
"Forse non farà notizia ma Giovan Battista amava compositori e musicisti del calibro di Brahms, Beethoven e Sibelius - ha continuato Russo -, vorrei fare un appello alle persone: andate ad ascoltare questi ragazzi quando sono in vita e non quando sono morti. Ascoltate Mozart, ascoltate Beethoven: è questo che serve a far cambiare le cose e la società: è inutile parlare, parlare e parlare. Volete la cultura? Noi la facciamo, perché non ci seguite quando la facciamo? I ragazzi che sparano devono restare isolati ma se sui giornali non si parla di musica classica è difficile cambiare le cose".