L'osservatore arbitrale chiedeva di poter ricaricare il cellulare e lo posizionava in modo tale da riprendere le ragazze negli spogliatoi a fine gara. Radiato dall'Aia, è indagato dalla Procura
Entrava a fine partita nello spogliatoio, chiedeva di poter ricaricare il cellulare e lo posizionava in modo tale da riprendere le ragazze arbitro mentre si spogliavano o erano sotto la doccia. Protagonista della vicenda è un osservatore arbitrale di Castellammare di Stabia, nel Napoletano, che è stato prima sospeso e poi radiato dall'Associazione italiana arbitrale dopo le denunce pervenute al commissariato di polizia locale.
Sono per ora cinque le ragazze, tutte tra i 18 e i 20 anni, che hanno denunciato l'uomo. Una di loro, riporta il quotidiano Metropolis, si è accorta che il cellulare lasciato incustodito dall'osservatore aveva la telecamera accesa e, sbalordita, si è rivolta al presidente di sezione. Da lì sono partite le indagini con le altre colleghe che hanno rivelato di essere state vittime di molestie da parte della stessa persona.
"I tempi della giustizia sportiva sono stati rapidi - ha detto l'avvocato difensore delle giovani, Libera Cesina - e debbo dire che la sezione di Castellammare è stata celere nel deferire il suo osservatore, che allora ha provato a cambiare iscrivendosi a quella di Ercolano. Le ragazze sono state prima ascoltate a Napoli e poi a Roma in Figc". All'osservatore è stata ritirata la tessera arbitrale e ora spetterà alla giustizia penale fare il suo corso, con la Procura che ha avviato un'indagine.