A CASORIA

Napoli, giovane talento del calcio ucciso con una coltellata: l'omicida confessa

"Ho distrutto la sua vita ma anche la mia". Il 21enne assassinato durante una lite da un venditore ambulante

07 Ott 2018 - 13:15
 © da-video

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Era una promessa del calcio, è stato ucciso con una coltellata in una rissa, a Napoli. La vittima, Raffaele Perinelli, 21 anni, sognava un futuro ai grandi livelli nel pallone e dalla Turris, la squadra di Torre del Greco, in serie D, era passato al San Martino Valle Caudina. L'assassino, un venditore ambulante 31nne, incensurato, si è costituito ai carabinieri di Casoria.

L'uomo ha confessato di aver ferito il giovane al culmine di una lite e di averlo incontrato per caso. I due avevano già avuto un diverbio pochi giorni prima. "Gli avevo consigliato di non intromettersi in una lite - ha raccontato il presunto omicida alle forze dell'ordine - e ci eravamo azzuffati".

Sabato notte, l'incontro fatale per Raffaele: il 21enne è a bordo del suo scooter quando incrocia l'auto dell'altro, che ricorda: "Tenevo con me un coltello perché temevo di incontrarlo. Quando ci siamo scontrati ho preso l'arma e l'ho colpito al petto. Ho distrutto la vita di quel ragazzo, ma anche la mia". Dopo l'aggressione Raffaele, rimasto ferito, era stato accompagnato da uno sconosciuto in ospedale, dove era morto poco dopo.

Il terzino che sognava di diventare un campione - Raffaele era arrivato alla Turris dal Gragnano nel luglio di due anni fa e la stagione si era chiusa male per il giovane, con un cartellino rosso nella gara persa contro il Rende. Perinelli aveva lasciato la squadra ad aprile accusando la società e ringraziando i tifosi. Poi, il passaggio al San Martino, con un sogno: "Tornerei mille volte alla Turris". Ma una coltellata quel sogno lo ha spezzato per sempre.

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