Nel mirino le attività di manutenzione e pulizia della struttura
I carabinieri hanno dato il via a una serie di perquisizioni presso il Palazzo di Giustizia di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti alle aziende di Alfredo Romeo, arrestato il 1° marzo. Nel mirino l'ufficio di un dirigente amministrativo, nei cui confronti i pm ipotizzano il reato di corruzione in concorso con l'imprenditore, che ha in appalto il servizio di manutenzione e pulizia del Palazzo di Giustizia al Centro direzionale di Napoli.
Indagato anche un dirigente del ministero della Giustizia - Perquisito l'ufficio del direttore generale per la gestione e la manutenzione, Emanuele Caldarera. Il dirigente del ministero della Giustizia risulta indagato per corruzione in concorso con Romeo.
Secondo l'ipotesi accusatoria, per sbloccare il pagamento di alcune fatture a favore della Romeo Gestioni, che era stato congelato dal funzionario che l'aveva preceduto nell'incarico, avrebbe chiesto e ottenuto l'assunzione di una figlia presso l'azienda di Romeo. I fatti contestati si riferiscono a un periodo tra l'ottobre e il novembre dello scorso anno.
Si profilerebbero gli estremi per applicare la misura della sospensione ad Emanuele Caldarera.