Il presidente provinciale della Croce Rossa: fatti del genere non avvengono neppure nei territori di guerra
Ancora violenze nei confronti del personale medico a Napoli. Nel quartiere Barra è stato lanciato un petardo verso un'ambulanza: nell'aprire la portiera del mezzo, il medico è stato colpito da un botto. Altra aggressione all'ospedale "San Giovanni Bosco" dove una dottoressa è stata presa a bottigliate. Per far fronte a tali episodi, entro il 15 gennaio saranno installate le prime telecamere sui mezzi di soccorso.
Nel caso del petardo "la paura è stata tanta ed il rischio che l'ambulanza saltasse in aria era reale per la presenza di ossigeno gassoso a bordo e benzina", scrive l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", che ha denunciato l'accaduto. Il medico colpito dallo scoppio si farà refertare, e attualmente accusa ipoacusia ed acufeni.
"L'aspetto più inquietante di questi nuovi episodi di aggressione a personale sanitario e di danneggiamento delle ambulanze a Napoli è che ci si abitui a questo stato di cose, fatti che non avvengono neppure nei territori di guerra in quanto i mezzi di soccorso ed il personale sono protetti dalle convenzioni internazionali. A Napoli non è così", ha affermato polemicamente il presidente provinciale della Croce Rossa, dottor Paolo Monorchio.
Saranno installate telecamere sulle ambulanze Entro due settimane saranno installate a Napoli le prime telecamere sui mezzi di soccorso. Lo ha annunciato il dg dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, dopo gli ennesimi episodi di aggressione al personale sanitario. "Siamo pronti a concretizzare ulteriori azioni deterrenti come le telecamere sulle ambulanze", ha detto.