Il presidente dell'Anticorruzione: "Il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare a sconfiggerlo"
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"C'è da rimanere esterrefatti". Cosi il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone sull'indagine sulla truffa con soldi destinati ai migranti. "Se anche il mondo dell'impegno sociale fa registrare questi episodi è chiaro che il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare nel contrasto alla corruzione".
Cantone lancia poi un appello ai candidati alle elezioni amministrative che si terranno domenica, 31 maggio: "Abbiamo visto una campagna elettorale incentrata sulla questione degli impresentabili e di soggetti che sarebbe stato meglio non candidare. Adesso credo ci debba essere un impegno vero di chiunque vinca a dare una svolta e dare l'esempio sul piano della legalità".
A margine di un convegno all'università di Napoli, Cantone si rivolge anche alla società civile e al mondo della professioni: "Non trinceratevi dietro logiche di corporazione. C'è bisogno di uno sforzo complessivo di pezzi della società civile che troppo spesso nella migliore delle ipotesi è rimasta a guardare e in qualche caso è stata complice del malaffare. Se la società civile non fa la sua parte è difficile pensare che ce la si possa fare".
"Nuova legge è la migliore possibile" - "E' una buona legge, la migliore che in questo momento si poteva fare". E' il giudizio di Cantone sulla legge contro la corruzione varata dal governo. Cantone afferma che "sicuramente si sarebbero potuti introdurre altri elementi, ma rischiavano di creare divisioni in Parlamento e di non far approvare norme utili".