Fotogallery - Napoli, applausi e commozione al funerale del musicista ucciso
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Franco Cutolo, papà del 24enne Giovambattista, freddato da un 16enne in piazza Municipio il 31 agosto, ha chiesto agli abitanti di Torre del Greco, cittadina molto amata dal figlio, di non essere lasciato solo
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"Stiamo portando avanti la battaglia per modificare una legge, quella sulla responsabilità penale dei minori, che sostanzialmente è degli anni '30 e ha subito alcune modifiche negli anni '80, quando i ragazzini di 16-17 anni giocavano a Monopoli. Oggi invece molti girano armati con coltelli e pistole. Questo accade soprattutto a Napoli, in tutti i quartieri. Una cosa che mi porterà a lasciare la città per trasferirmi in provincia". Così Franco Cutolo, padre di Giovanbattista, il musicista di 24 anni ucciso a Napoli da un 16enne, in piazza Municipio, il 31 agosto. "Saremo a Roma il 9 ottobre per una manifestazione: mi auguro che anche i torresi siano con noi", continua il regista teatrale, nato e cresciuto a Torre del Greco, che ha voluto essere presente all'inaugurazione della rassegna musicale organizzata dal Comune "Voci d'autunno dedicate a Giogiò Cutolo contro ogni violenza". "Giogiò aveva un legame speciale con Torre del Greco", ha anche ricordato.
"Tante volte, specie da piccolo, insieme alla sorella, lasciavo Giogiò a casa della nonna: gli piaceva tanto la città. Una delle ultime volte che abbiamo pranzato insieme, mi ha chiesto proprio se le voci su un possibile recupero dei quattro altari fossero fondate. Era legato alla festa dei quattro altari: da piccolissimo mi ha aiutato a realizzare l'altare nel 2003 e fu molto partecipe anche quando mi fu affidata un'altra opera nel 2011", continua il padre nel ricordo del figlio Giambattista e dei tempi trascorsi a Torre del Greco.
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"Oggi sarebbe felice di sapere che l'amministrazione comunale sta lavorando per riportare in auge la festa dei quattro altari", ha detto ancora Cutolo. Ad ascoltare le sue parole, il sindaco Luigi Mennella: "Abbiamo deciso di dedicare la rassegna 'Voci d'autunno' a Giogiò, non solo come doveroso omaggio a un figlio della nostra città, ma soprattutto per provare a evidenziare come questa tragedia debba servire da monito, verso le istituzioni certo ma anche verso i genitori, che devono tornare ad avere il giusto ruolo di guida per i loro figli. L'ho detto anche a Franco: da papà, prima che da sindaco, la vicenda mi ha toccato profondamente ed è difficile trovare le parole giusto, anzi forse è giusto che invece alle parole si lasci spazio ai fatti".