Setola investiva i proventi delle attività criminali in immobili e attività commerciali che poi intestava a prestanomi tra cui figurano parenti e amici
© ansa
La Dia di Napoli ha sequestrato beni per 5 milioni di euro a Giuseppe Setola, capo dell'ala stragista del clan dei Casalesi. I beni, intestestati ad alcuni parenti, erano nella disponibilità del killer, e si tratta di appartamenti, una villa, rapporti finanziari e aziende. Setola è l'autore della strage di Castel Volturno ed è detenuto in regime di carcere duro, più volte condannato all'ergastolo.
Il provvedimento di confisca è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta del direttore della DIA di Napoli, Arturo De Felice. I beni sono stati ritenuti di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dal killer, dai suoi parenti e dalle persone a lui vicine. Le indagini si sono avvalse anche delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Alfonso Diana, Domenico Bidognetti e Gaetano Vassallo. Gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di accertare che Setola investiva i proventi delle attività criminali in immobili e attività commerciali che poi intestava prestanome tra cui figurano parenti e amici. Tra anche il fratello Pasquale, peraltro suo complice in gravi reati.