La denuncia dell'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", che ha pubblicato le immagini sui social
© Facebook / Nessuno tocchi Ippocrate
A Napoli alcune auto in sosta selvaggia hanno bloccato un'ambulanza, provocando la morte di una donna. A denunciarlo sulla propria pagina Facebook è "Nessuno tocchi Ippocrate", organizzazione napoletana a difesa dei professionisti del settore sanitario che segnala aggressioni ai medici. E dopo le numerose polemiche a fornire una versione completamente diversa è stato il direttore del 118 a Napoli, Giuseppe Galano: "La foto è stata fatta quando l'intervento era già purtroppo concluso e per l'anziana donna non c'è stato nulla da fare".
L'immagine sui social scatena la polemica - Il post rilanciato dall'associazione partenopea mostra un'ambulanza bloccata sulla salita Pontecorvo. "Le macchine in sosta selvaggia sono state spostate a mano dai soccorritori - spiega l'associazione - e l'equipaggio è arrivato in ritardo sul target. Inutili le manovre di rianimazione cardio-polmonare". "Ogni giorno, ogni giorno a Napoli le ambulanze del 118 vengono rallentate se non fermate da auto in sosta selvaggia - spiega Manuel Ruggiero, medico e presidente dell'associazione 'Nessuno tocchi Ippocrate' - ma a quanto ricordo un paziente in attesa dei soccorsi non era mai morto per questo. C'era sì stato un aggravamento delle sue condizioni ma un decesso mai. È un fatto gravissimo e mi auguro che venga considerato un omicidio stradale".
"Inviteremo la famiglia a denunciare l'accaduto - conclude Ruggiero -. Spesso gli operatori del 118 vengono aggrediti perché arrivano in ritardo. Noi partiamo di solito 30 secondi dopo la richiesta di soccorso. Il ritardo è quasi sempre dovuto a incivili che non si spostano, che se ne fregano e parcheggiano dove vogliono E che questa volta hanno causato il decesso di una donna".
La versione del 118: nessun ritardo nell'intervento - Diametralmente opposta la ricostruzione ufficiale fatta da Giuseppe Galano, direttore del 118 a Napoli: "Non c'è stato nessun ritardo nel soccorso della signora, la foto che sta circolando sui social è stata scattata quando il nostro intervento era già concluso". Secondo Galano a intervenire per prima a casa della donna è stata una prima ambulanza non medicalizzata il cui equipaggio ha trovato l'anziana già in arresto cardiocircolatorio. Durante la prima rianimazione è arrivata anche la seconda ambulanza, questa con personale medico a bordo, i quali hanno proseguito con le tecniche rianimatorie ma dopo circa mezz'ora è stata dichiarata la morte della ultra 80enne (peraltro con diverse patologie).
La foto scattata al rientro delle ambulanze - Giuseppe Galano conferma che le ambulanze sono poi ripartite dall'abitazione della deceduta che si trova appunto sulla salita Pontecorvo. "Questo episodio deve comunque richiamare l'attenzione dei cittadini a prestare maggiore attenzione - conclude - questa volta la ambulanze sono state bloccate al ritorno, è vero che i soccorritori hanno spostato le auto a mano, e non all'andata. Ma se fosse successo il contrario, la morte del paziente ci sarebbe stata eccome".