Il ministro Bonisoli: "Oggi un pochino, con molta umiltà, ma forse stiamo riscrivendo i libri di storia"
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Un'iscrizione a carboncino supporta la teoria che la data dell'eruzione fosse ad ottobre e non ad agosto. È una delle ultime scoperte venute alla luce dagli scavi nella Regio V di Pompei La scritta è, infatti, datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre corrispondente al 17 ottobre. "Una scoperta straordinaria", ha commentato il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli.
"I nuovi scavi rappresentano l'eccezionale competenza del nostro Paese", ha aggiunto il ministro. "Può darsi, un po' di più del può darsi, che un amanuense si sia sbagliato e abbia fatto una trascrizione non fedele. Oggi un pochino, con molta umiltà, ma forse stiamo riscrivendo i libri di storia perché stiamo datando l'eruzione nella seconda meta' di ottobre".