Pompei, da armadi e bauli spuntano le stoviglie della classe media di 2mila anni fa
© Pompeii - Parco Archeologico
© Pompeii - Parco Archeologico
Quando i carabinieri lo hanno fermato, il 33enne si è scusato dicendo di non sapere che quei viali fossero vietati ai mezzi non autorizzati
© sito ufficiale
Un turista australiano di 33 anni è entrato abusivamente nel Parco archeologico di Pompei attraverso il varco di Porta Vesuvio, dove alcuni addetti erano impegnati in attività di routine, e ha percorso un chilometro e mezzo a bordo di uno scooter a noleggio. I carabinieri del posto fisso Scavi e la vigilanza del Parco lo hanno immediatamente notato e raggiunto. Appurato che non fosse stato arrecato alcun danno al patrimonio archeologico, l'uomo è stato denunciato per accesso abusivo. "Il turista ha percorso un tratto esterno della città e non strade antiche", si legge sul sito del Parco archeologico.
Quando i militari lo hanno fermato, il 33enne si è scusato dicendo di non sapere che quei viali fossero vietati ai mezzi non autorizzati.
La nota del Parco archeologico - "L'intrusione ha determinato l'attivazione immediata della squadra di vigilanza del Parco che è riuscita a bloccarlo fino all'arrivo dei carabinieri. Il tratto percorso è un viale esterno alla cinta muraria della città antica, in terra battuta, utilizzato dalle ditte impegnate in cantieri di lavori di scavo, messa in sicurezza e restauro e non accessibile al pubblico. Pertanto, non c'era pericolo né per i visitatori del sito né per il patrimonio archeologico in nessun momento dell'episodio, che si è concluso dopo pochi minuti grazie all’efficiente servizio di vigilanza e videosorveglianza del Parco archeologico", si legge ancora sul sito del Parco.
© Pompeii - Parco Archeologico
© Pompeii - Parco Archeologico