L'EMERGENZA

Pronto soccorso sovraffollato al Cardarelli di Napoli, la lettera di 25 medici esasperati: "Ci dimettiamo"

Malati sistemati sulle barelle senza distanziamento e costretti ad aspettare ore prima di essere visitati. La direzione dell'ospedale assicura: "Stiamo intervenendo per garantire un servizio adeguato"

05 Mag 2022 - 13:36

Scrivono in una lettera di essere pronti a dimettersi. I 25 medici in servizio al Pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli sono esasperati dal sovraffollamento pressoché permanente nella struttura in cui lavorano e danno il loro "preavviso di dimissioni". Nella lettera già protocollata denunciano una situazione insostenibile, con molti pazienti costretti ad aspettare ore prima di poter essere visitati. La Direzione strategica dell'ospedale assicura di aver attivato i provvedimenti necessari per decongestionare il servizio. 

Accessi alle stelle e ore di attesa - Nel principale ospedale del capoluogo partenopeo in questi ultimi giorni si sono registrati fino a 170 accessi e il personale ha dovuto sistemare i malati sulle barelle, senza rispetto del distanziamento necessario per il Covid. "Impossibile garantire un'assistenza adeguata ai pazienti in queste condizioni": questo il testo della leggera dei 25 medici. 

I vertici: "Attivati per una soluzione" - Dalla dirigenza stanno cercando di correre ai ripari e il direttore generale Giuseppe Longo spiega: "Ci siamo attivati sia nei riguardi della nostra organizzazione interna, con l'obiettivo di rendere possibile il maggior numero di trasferimenti dal Pronto soccorso ai vari reparti, sia di concerto con la rete dell'emergenza territoriale 118 per favorire il trasferimento di pazienti verso altre strutture del territorio". L'obiettivo è quello di permettere all'area di emergenza-urgenza del Cardarelli di assicurare un'attività fondamentale come quella del Pronto soccorso anche in condizioni di pressione straordinaria. 

"Siamo consapevoli dell'enorme lavoro che grava su tutto il personale, al quale va il nostro ringraziamento - dicono ancora ai vertici -, e non smetteremo mai di impegnarci per fare in modo che questa azienda ospedaliera sia sempre più attrezzata per fare fronte anche a situazioni di straordinario afflusso". 

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