A “Pomeriggio Cinque” il compagno di Maria Paola racconta la dinamica dell’inseguimento in scooter che ha causato la morte della 18enne
"Michele voleva uccidere me". Dall'ospedale dove è ricoverato dopo la caduta dallo scooter, Ciro Migliore racconta a "Pomeriggio Cinque" la dinamica dell'incidente in cui ha perso la vita la sua fidanzata Maria Paola Gaglione. "Eravamo in motorino e dietro c’era il fratello che in sella al suo scooter ci spingeva con il piede. La sorella gli diceva di smettere - racconta Ciro - a lui non importava, guardava me e diceva: Ti devo ammazzare, ti devi fermare".
Migliore spiega che una volta caduti lui è riuscito a rialzarsi subito, ma il fratello di Paola, Michele Antonio Gaglione, lo ha raggiunto per aggredirlo e lo ha picchiato. "Poi ha visto la sorella per terra - continua Ciro - e io sono scappato via altrimenti ammazzava anche me, a botte e pugni mi uccideva". Michele e la famiglia di Paola non accettavano la relazione della figlia con Ciro perché trans. "Mi ha portato via l’amore della mia vita, per sempre", conclude Ciro. "L'amore è amore: uomo, donna, in tutti i modi, ma loro - Migliore si riferisce alla famiglia di Paola - non potranno mai capire questa cosa perché sono ignoranti.