Salerno, vessazioni e maltrattamenti: figli uccidono il padre-padrone
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La vittima è Romano Di Francesco, pregiudicato di Montecorvino Pugliano. Sarebbe stato massacrato di botte e poi dato alle fiamme
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I carabinieri di Salerno hanno identificato il cadavere carbonizzato trovato due giorni fa a Occiano di Montecorvino Rovella (Salerno) e hanno fermato due suoi figli per concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere. I due hanno confessato. L'uomo è Romano Di Francesco, pregiudicato di Montecorvino Pugliano (Salerno). E' stato massacrato di botte fino a morire e poi il corpo trasportato sul posto dove è stato dato alle fiamme.
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I fermi sono scattati nella notte. I due figli di Di Francesco, Sonia 44 anni, e Giancarlo 42 anni, hanno confessato.
Dietro l'omicidio vessazioni e maltrattamenti - Picchiati e maltrattati per quarant'anni da un padre-padrone, costretti a subire vessazioni di ogni genere sotto gli occhi di una madre impotente: ci sarebbe tutto questo dietro la morte di Di Francesco.
L'ultima lite il 5 agosto alle 15. L'anziano litiga con il figlio Giancarlo, 42 anni, che questa volte reagisce con violenza. Si avventa su di lui con calci e pugni, con una tale violenza da fracassargli lo sterno. Ferite letali per il 69enne, che muore nella cucina di casa sua. Il suo corpo resta lì fino alla notte tra il 5 ed il 6 agosto, quando Giancarlo e sua sorella Sonia decidono di avvolgere il corpo in un grosso sacco di tela e trasportarlo lontano, in località Occiano di Montecorvino Rovella, dove gli danno fuoco. La confessione la scorsa notte. Giancarlo e la sorella nelle prossime ore saranno ascoltati dal gip del tribunale di Salerno per la convalida del fermo.