È successo a Frigento, in provincia di Avellino. "Se non c'è posto per lui non andiamo nemmeno noi", hanno detto i ragazzi. Il ministro Santanchè: "Inaccettabile che nel 2023 accadano queste cose"
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In una scuola di Frigento, in provincia di Avellino, un'intera classe ha deciso di rinunciare alla gita scolastica a Barcellona. La decisione di una quinta del Liceo Linguistico e delle Scienze umane è in realtà un gesto di grandissima solidarietà. Per un ragazzo disabile, infatti, non ci sarebbe stata la possibilità di viaggiare con la carrozzella in pullman e nemmeno sul traghetto. E così, per non lasciare da solo il compagno, tutta la classe ha deciso di non partire.
Non ci sono posti disponibili - Così i ragazzi hanno deciso tutti insieme: "Se non può andare lui, non andiamo nemmeno noi". I docenti hanno provato a risolvere la situazione, affrontandola con la compagnia di viaggio che organizzava la gita. Ma non c'è stato nulla da fare: per un ragazzo disabile non c'erano abbastanza cabine disponibili.
La protesta della classe - Come riporta Irpinia News, la classe ha organizzato un piccolo presidio davanti a scuola. "Non vogliamo accusare nessuno. Quello che noi vorremmo sapere è come sia possibile che la compagnia non abbia sufficienti posti per persone disabili. Vorremo delle spiegazioni. Abbiamo deciso di protestare per ottenere delle risposte e per denunciare quanto accaduto dal momento che tutti abbiamo il diritto di andare in gita e c'è anche l’articolo 645 dell'11 aprile 2002 del capitolato d'oneri tra istituzioni scolastiche e agenzie di viaggi emanato dal Ministero d’istruzione, che lo sancisce", hanno detto.
Il preside pronto a riorganizzare la gita - Il preside, Attilio Lieto, è naturalmente schierato con loro: "Sono fiero dei miei ragazzi: ci metteremo subito al lavoro per riorganizzare la gita. Che, naturalmente, faremo tutti insieme", ha detto.
Santanchè: "Inaccettabile che nel 2023 accadano queste cose" - "Non posso che plaudire il comportamento di una classe che rinuncia a una gita per solidarizzare con chi non sarebbe potuto partire, ma è inaccettabile che nel 2023 accadano queste cose. Un episodio che una Nazione come l'Italia non può e non deve permettersi". Lo dice la ministra del turismo Daniela Santanchè commentando il gesto di solidarietà dei ragazzi.
"Dobbiamo investire di più - dice la Santanchè - per garantire piena accessibilità dei servizi e massima qualità per tutti. È infatti questo l'obiettivo del Fondo di accessibilità dell'offerta turistica, che stanzia 18 milioni complessivi per finanziarie le spese sostenute dalle imprese turistiche nell'ambito delle certificazioni relative all'accessibilità della proposta turistica per persone con disabilità. Inoltre abbiamo già avviato una collaborazione proficua con il ministro Locatelli e alcune associazioni di categoria che ho incontrato in settimana. Il turismo accessibile - conclude - sarà centrale nella programmazione dei prossimi mesi".