Sono 143 le persone colpite dalla misura preventiva. Tra questi due imprenditori, numerosi percettori di reddito di cittadinanza e un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere
Oltre 772 milioni di euro di crediti, ritenuti frutto di una maxi-truffa messa a segno con i bonus edilizi e i canoni di locazione previsti nel cosiddetto decreto Rilancio, sono stati sequestrati preventivamente dalla Guardia di Finanza di Frattamaggiore (Napoli) dopo le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord. Sono 143 le persone fisiche e giuridiche coinvolte nella truffa, individuate tra province di Napoli e Caserta. Tra loro anche un detenuto, parcheggiatori abusivi e soggetti ritenuti legati ai clan.
Le indagini, nel marzo 2022, aveva portato al sequestro di circa 108 milioni di euro nei confronti di due fratelli imprenditori residenti a Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. Dalle loro negoziazioni si è poi risalito alla numerosa platea di beneficiari, il cui 70% percepiva il reddito di cittadinanza, dei crediti per ristrutturazioni mai eseguite.
Esempio lampante il detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere che avrebbe ricevuto 34 milioni di bonus, a fronte di una spesa di 30. Queste fantomatiche ristrutturazioni sarebbero avvenute nel periodo della sua detenzione. Inoltre, nei 772 milioni di euro sequestrati, vi sarebbero anche somme, dell'ordine di decine di milioni, cedute a Poste Italiane per la loro negoziazione.