DOPO LA SCARCERAZIONE DEGLI ARRESTATI

Violenza nella Circumvesuviana, la vittima: "Gli aggressori sono liberi, temo lo loro vendetta"

La 24enne si sfoga, ma appare determinata a non mollare: "Non abbiate paura di denunciare gli abusi". E agli uomini che violentano dice: "Usate la ragione, non l'istinto"

31 Mar 2019 - 12:35
 © ansa

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Teme la vendetta dei suoi aggressori, scarcerati dopo l'arresto, la 24enne violentata all'interno di un ascensore della Circumvesuviana nella stazione di San Giorgio a Cremano (Napoli). "Ora ho paura, quel giorno sono caduta in una trappola. Più di quello che ho subito, mi fa male ciò che è successo dopo: quando ti accorgi che non c'è giustizia, il dolore diventa insopportabile", ha dichiarato la giovane.

In un'intervista a La Repubblica la vittima, nonostante le lacrime, sembra determinata a non mollare: "Alle ragazze dico di non avere paura di denunciare, mentre invito i ragazzi che violentano a usare la ragione, non l'istinto".

"C'è stato un momento in cui avrebbero potuto aiutarmi" - Ripercorrendo gli attimi dell'orrore, la giovane sottolinea "un momento in cui avrebbero potuto aiutarmi: quando le porte dell'ascensore si sono aperte e uno di loro mi è venuto incontro, abbracciandomi, perché avevo i pantaloni abbassati. Ecco, se le persone si fossero soffermate un attimo a osservare la scena, forse si sarebbero rese conto che ero completamente inerme". E si rammarica che "nonostante tutte queste prove, non sia stato preso in considerazione quello che ho detto".

"Giudici ingannati dalla mia benevolenza" - Secondo la 24enne, alla base delle decisione dei giudici di scarcerare due dei suoi aguzzini c'è probabilmente il suo "atteggiamento iniziale di benevolenza verso quei ragazzi. Si vede dai filmati, ma io non l'ho mai nascosto". La giovane afferma però di credere ancora nella giustizia e "conserva la speranza".

"Avevo pensato di andarmene, ma voglio aiutare gli altri" - La violenza subita "mi ha spinta a pensare di lasciare questa città, ma poi ho cambiato idea. Vorrei restare per aiutare altre donne, per incoraggiarle a denunciare. Ho il desiderio di fare qualcosa per le persone in difficoltà".

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