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Caos treni, ecco come avere rimborsi e risarcimenti

Cosa fare visto il problema tecnico alla linea elettrica a Milano Centrale che ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria tra ritardi e cancellazioni

11 Gen 2025 - 15:21
 © IPA

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Dopo il problema tecnico alla linea elettrica alla stazione di Milano Centrale, che ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria, Trenitalia ha deciso di disporre il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio. La circolazione sospesa per diverse ore sulle linee Milano-Genova, Milano-Venezia e Milano-Bologna per verifiche tecniche alla linea elettrica nel nodo di Milano ha causato ritardi e cancellazioni dei treni che hanno ovviamente avuto ripercussioni pesantissime sui passeggeri. Ecco cosa è possibile fare. 

Ecco cosa fare, caso per caso:

Trenitalia: "Rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio"

Trenitalia: "Rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio" Questa la nota di Trenitalia: "Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio, a seguito del problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato una parte dei binari di Milano Centrale. Le cause sono in corso di accertamento". Lo ha comunicato in una nota la stessa azienda spiegando di aver potenziato "l'assistenza, anche con kit e generi di conforto, e le informazioni a bordo treno e in tutte le stazioni interessate dai ritardi".

RITARDI

 Indennità per ritardi compresi tra 30 e 59 minuti per le Frecce: in caso di ritardo di treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, compreso tra i 30 e i 59 minuti, Trenitalia riconosce un bonus pari al 25% del prezzo del biglietto che potrà essere utilizzato entro 12 mesi per l'acquisto di un nuovo biglietto. Indennità per ritardo superiore ai 59 minuti per i treni Frecce, Intercity e Intercity Notte: in caso di ritardo in arrivo superiore ai 59 minuti l'indennità è pari al: 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno 120 minuti.

Come ricevere l'indennizzo

 I viaggiatori possono scegliere di ricevere l'indennizzo tramite bonus per acquistare entro 12 mesi un nuovo biglietto; in contanti per pagamenti effettuati in contanti; mediante il riaccredito per pagamenti effettuati con carta di credito.

TRENI REGIONALI

 Per i treni regionali è possibile chiedere un'indennità pari al: 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti.

RICHIESTA INDENNIZZI ENTRO UN ANNO

 I passeggeri possono richiedere gli indennizzi previsti dalla normativa entro 1 anno dalla data in cui si è verificato il ritardo o dalla scadenza dell'abbonamento, sul sito di Trenitalia per i biglietti acquistati on line o su app, compilando l'apposito web form disponibile sul sito della società ferroviaria; all'agenzia di viaggio che ha emesso il biglietto; presso qualsiasi biglietteria; al Call Center Trenitalia.

CANCELLAZIONI

 In caso di cancellazione o quando la partenza del treno è ritardata di almeno un'ora e il passeggero non intenda iniziare il viaggio, si ha diritto al rimborso del biglietto senza trattenute dal momento in cui si verifica l'impedimento al viaggio e fino a un anno dalla data dello stesso: per richiedere il rimborso è possibile compilare l'apposito webform disponibile sul sito di Trenitalia, solo per i biglietti ticketless; presso la biglietteria; telefonando al Call Center, per i biglietti ticketless acquistati sul sito, tramite l'App o il Call Center; tramite posta a "Trenitalia S.p.A., Ufficio Reclami e Rimborsi, Piazza della Croce Rossa 1, 00161 Roma".

Indennizzo per chi ha subito danni dimostrabili

 "In ogni caso resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni materiali maggiori e dimostrabili, come ad esempio la perdita di un appuntamento di lavoro, di una visita medica programmata, o di un esame universitario, di ricorrere sulla base della carta dei servizi allo strumento della conciliazione avviata da Trenitalia con le associazioni dei consumatori, al fine di ottenere un equo indennizzo", ha fatto sapere il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso. 

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