Parla Ivan Favalli, titolare della struttura in cui sono saltate le norme anti Covid: "Non abbiamo contenuto la goliardia dei clienti"
Hanno fatto discutere le immagini sui social di una festa di Capodanno in un resort di lusso di Padenghe, sul Lago di Garda, nel Bresciano. Gente che ballava senza mascherine, brindisi e musica. A "Mattino Cinque", il gestore della struttura Ivan Favalli ha spiegato quello che è avvenuto durante la festa in cui sono saltate le norme anti Covid: "Non siamo riusciti a gestire la goliardia dei nostri clienti - ha provato a scusarsi - perché alcuni di loro si conoscevano e si sono lasciati andare a un brindisi in più".
"Noi abbiamo duecento famiglie a cui garantire lo stipendio - si giustifica Favalli - io sono stato il capro espiatorio, l'ho fatto per sopravvivere, ma non sono l'unico che fa queste cose. Lo Stato deve aiutarci per ripartire, ma se non ci arrangiamo per trovare delle soluzioni... certo si può sbagliare, e noi ci assumiamo le nostre responsabilità". Favalli chiarisce anche sulle multe: "I clienti sanzionati sono stati moltati solo perché si sono allontanati dal loro domicilio".
Favalli ha poi parlato del biglietto lasciato sui tavoli del locali, in cui si invitavano i clienti a non diffondere video sui social: "In tanti ci hanno chiesto riservatezza e privacy per non finire nei video girati da terze persone".