Nonostante la condanna in primo grado, Becciu resta formalmente cardinale e potrebbe partecipare al conclave. Il suo invito apre dubbi e tensioni nella Curia. "Intatte le mie prerogative", ha dichiarato
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La morte di Papa Francesco ha riaperto uno dei casi più discussi degli ultimi anni nella Chiesa cattolica: il cardinale Angelo Becciu potrebbe partecipare al prossimo Conclave. La notizia arriva da una breve comunicazione della Sala Stampa vaticana, che ha dichiarato: "Presumo di sì, sono invitati tutti", rispondendo alla domanda se anche Becciu fosse stato convocato per le congregazioni in vista dell'elezione del nuovo Papa.
Riferendosi all'ultimo Concistoro - quello nel quale è divenuto cardinale Arrigo Miglio, già arcivescovo di Cagliari, e che accolse Bergoglio nella sua storica visita del settembre 2013 - Becciu ha dichiarato: "Il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie, in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi dal Conclave né la richiesta di una mia esplicita rinuncia per iscritto".
Sardo, 76 anni, Angelo Becciu è stato uno dei più potenti funzionari vaticani fino al 2020, quando venne sollevato dal suo incarico da Papa Francesco e privato dei "diritti" da cardinale, compreso il diritto di partecipare a un Conclave. Il provvedimento fu legato a un'indagine sui fondi della Segreteria di Stato e a presunte operazioni finanziarie opache, tra cui l'acquisto di un immobile di lusso a Londra.
Becciu è stato il primo cardinale nella storia a essere processato da un tribunale vaticano ordinario. Il procedimento, concluso a dicembre 2023, si è chiuso con una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione per peculato e abuso d'ufficio, oltre a una multa. Tuttavia, la condanna non è ancora definitiva: Becciu ha fatto ricorso in appello e si dichiara innocente. La sua difesa insiste sul fatto che il processo sarebbe stato "politico", influenzato da dinamiche interne al Vaticano.
Nonostante la condanna, Becciu è ancora formalmente cardinale. Papa Francesco non ha mai revocato ufficialmente la porpora, ma solo "sospeso" alcune prerogative. Non c'è quindi, al momento, alcuna disposizione che gli impedisca di prendere parte al Conclave, se convocato. Secondo alcuni canonisti, "la partecipazione al Conclave è un diritto dei cardinali elettori sotto gli 80 anni, salvo specifiche esclusioni pontificie".
La prospettiva che Becciu possa entrare in Conclave solleva forti interrogativi. Anche se la sua partecipazione non implica automaticamente che sia votabile, in teoria potrebbe essere eletto Papa, essendo ancora cardinale elettore. Una possibilità che crea imbarazzo dentro e fuori le mura vaticane. Il rischio è quello di un Conclave segnato dalle polemiche e da divisioni interne alla Curia anche se Bergoglio aveva segnato un solco avendo nominato l'80% dei 135 cardinali elettori.
Le congregazioni generali sono riunioni preparatorie del Conclave, in cui i cardinali discutono i temi principali per l'elezione del nuovo Pontefice. L'ammissione di Becciu a questi incontri segnerebbe un parziale reintegro nella vita ecclesiastica di vertice. Non è ancora chiaro se parteciperà effettivamente, ma il solo invito rappresenta un segnale: la sua figura, pur controversa, non è stata esclusa del tutto dai meccanismi di potere della Chiesa.