A "Mattino Cinque" le parole di chi si è ritrovato con un debito nei loro confronti: “Sono infami"
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“Non esiste un aggettivo per definire cosa sono i Casamonica. Non si fermano nemmeno davanti a una bambina”. A Mattino Cinque la testimonianza shock è di una delle vittime finite nel mirino del clan Sinti di Roma: “Nel 2005 sono andato in difficoltà economica e sono stato costretto a rivolgermi a delle organizzazioni criminali che hanno venduto il mio debito ai Casamonica”. Da qui in poi è iniziata la spirale di terrore: “Mi hanno fermato per strada insieme a mia figlia, mi hanno picchiato e mi hanno intimato di trovare 5000 euro entro sera”. Un incubo che lo ha portato anche a pensare al suicidio: “Non ce la facevo più, mi sono infilato una pistola in bocca, ma poi mi sono fermato”. L’unico modo per uscire, come racconta lui stesso: “è sporgere denuncia, anche se la paura è tanta”.