L'agente, 49 anni, avrebbe ferito gravemente il ragazzo perché aveva litigato poco prima con suo figlio
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Sparatoria a Santa Maria a Vico, nel Casertano, protagonista è stato un poliziotto 49enne che per vendetta ha ferito gravemente un 19enne. L'agente, in servizio nel Napoletano, ha gambizzato il giovane perché poco prima aveva litigato col figlio del poliziotto. Ad arrestare il 49enne con l'accusa di lesioni aggravate sono stati i carabinieri. L'aggressore è ora stato posto ai domiciliari.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, il poliziotto non ha usato la propria pistola d'ordinanza, ma un'arma clandestina. Ha fatto fuoco due volte colpendo ad una gamba il 18enne, che è stato poi condotto in ospedale e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Dopo qualche ora i carabinieri hanno fermato il poliziotto che è ora agli arresti domiciliari.
C'è stata una lite tra coetanei alla base della folle decisione da parte del poliziotto di sparare. I partecipanti alla lite, alcuni dei quali provenienti dal vicino comune di San Felice a Cancello, avrebbero preso a schiaffi e forse minacciato il figlio 18enne dell'agente. L'adolescente è così corso a casa dal padre a riferirgli l'accaduto. L'uomo, a questo punto, secondo una prima ricostruzione, avrebbe impugnato un'arma non tracciata andando a caccia dei presunti aggressori.
Una volta rintracciati, stando alle testimonianze raccolte, il poliziotto avrebbe avuto prima una colluttazione venendo spinto a terra dai ragazzi, per poi rialzarsi e fare fuoco due volte. Una delle due pallottole esplose ha colpito a una gamba un 19enne che è stato poi condotto in ospedale e dimesso con una prognosi di dieci giorni.