DOPO GLI ARRESTI

Banche dati, indagati Leonardo Maria Del Vecchio e Matteo Arpe | Il procuratore di Milano: "Dossieraggio soprattutto nel mondo economico"

Migliaia le informazioni prelevate da banche dati strategiche nazionali da una presunta organizzazione di hacker, informatici e appartenenti alle forze dell'ordine. Sul caso indagano la Dda di Milano e la Dna

26 Ott 2024 - 16:45

Ci sarebbero anche Leonardo Maria Del Vecchio e Matteo Arpe tra gli indagati legati all'organizzazione che avrebbe prelevato migliaia di informazioni dalle banche dati strategiche nazionali. E' quanto risulterebbe in base alle indagini della Direzione distrettuale Antimafia di Milano e della Direzione nazionale Antimafia, che ha portato a sei misure cautelari. Dell'organizzazione stessa farebbero parte hacker, consulenti informatici e appartenenti alle forze dell'ordine e nell'inchiesta sono coinvolti anche ex dipendenti di un'altra società di investigazione, la Skp di Milano. Tra gli altri, ai domiciliari è finito anche l'ex "superpoliziotto" Carmine Gallo. Il procuratore di Milano: dossieraggio soprattutto nel mondo economico. 

Sequestro preventivo per una società di analisi rischio

 L'altra società di investigazioni e analisi del rischio al centro delle indagini, la Equalize srl, è stata oggetto di un decreto di sequestro preventivo eseguito, come le misure cautelari, dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, coordinati dal pm della Dda milanese Francesco De Tommasi e dal pm della Dna Antonello Ardituro. Il socio di maggioranza di Equalize srl è Enrico Pazzali, indagato e presidente della Fondazione Fiera Milano, ente estraneo alle indagini. 

Le accuse

 Le accuse al centro dell'inchiesta sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio. 

Le informazioni prelevate

 La presunta associazione per delinquere avrebbe prelevato dalle banche dati strategiche nazionali informazioni su conti correnti, precedenti penali, dati fiscali, sanitari e altro, evadendo su commissione e dietro compenso la richiesta dei "clienti", tra cui soprattutto grandi imprese, studi professionali e legali, interessati a condizionare le attività di loro "concorrenti" con questo "dossieraggio". 

Procuratore: "Dossieraggio nel mondo economico"

 E proprio sul dossieraggio, nella conferenza stampa in cui ha illustrato gli esiti delle indagini, il procuratore di Milano Marcello Viola ha chiarito: "Il fronte di maggior rilevanza sembra essere il mondo dell'economia e dell'imprenditoria. Al momento non vi sono emergenze di rilievo che portino al mondo della politica". 

Nordio: "Hacker sempre più avanti"

 Sul caso è intervenuto anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, intervistato nell'ambito del CasaCorriere Festival, ha affermato: "I malintenzionati sono sempre più avanti rispetto agli stessi Stati, sono riusciti ad hackerare persino il Cremlino, dobbiamo attivare gli sforzi per allineare la normativa vigente ma anche lavorare di fantasia perché dobbiamo prevedere quello che i malintenzionati potranno fare". 

"Con l'IA rischio manipolazione dati"

 E aggiunge: "Per il rischio dossieraggio siamo tutti esposti: il vero problema che si porrà non è tanto quello della captazione dei dati, ma prossimamente e forse già adesso con l'Intelligenza artificiale sarà possibile manipolare questi dati e sarà ancora peggio: sarà facile in tempi brevissimi creare una sorta di realtà virtuale". 
 

Legale Del Vecchio: "Estraneo ai fatti, esito negativo perquisizione"

 "ll dottor Leonardo Maria Del Vecchio attende serenamente lo svolgimento delle indagini preliminari che auspica si concludano rapidamente in modo da poter subito dimostrare la propria totale estraneità ai fatti e l'infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico". È quanto dichiara in una nota Maria Emanuela Mascalchi, avvocata di fiducia di Leonardo Maria Del Vecchio. "Dalle imputazioni preliminari e dall'esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti", aggiunge Mascalchi.

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