In una intervista a Quarto Grado, Giorgia chiede agli inquirenti di non archiviare il fatto, e di approfondire le cause della morte
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Non si dà pace Giorgia Benusiglio, sorella di Carlotta, la ragazza trovata senza vita appesa ad un albero in piazza Napoli, a Milano, all'alba del 31 maggio. Si va verso l'archiviazione del caso e Giorgia chiede - ai microfoni di Quarto Grado - di fare nuove indagini: è infatti convinta che il fidanzato della sorella non abbia raccontato tutta la verità su quella notte. "So che c'erano dei problemi gravi" - dice. "Ho accompagnato più volte mia sorella in ospedale, sappiamo che era con lei quella sera".
Alla notizia dell'archiviazione, Giorgia si è sentita "crollare il mondo addosso" e si dice "tradita" dalle istituzioni. "Ora abbiamo più dubbi che certezze. Carlotta è sempre stata una donna indipendente, una donna forte, sapeva quello che voleva". Dunque, secondo la sorella della vittima, bisogna ancora approfondire il caso, anche qualora ciò possa provare che il fidanzato "non c'entra niente".