per rivelazione del segreto d'ufficio

Caso Cospito, Delmastro condannato a 8 mesi: "Non mi dimetto, spero in un giudice a Berlino" | Meloni "sconcertata": "Il sottosegretario resta al suo posto"

Riconosciute le attenuanti generiche per l'esponente di Fratelli d'Italia ma condannato all'interdizione dai pubblici uffici per un anno. Le opposizioni all'attacco chiedono le dimissioni del sottosegretario Fdi

20 Feb 2025 - 23:57
 © Ansa

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Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, è stato condannato a 8 mesi di reclusione per il reato di rivelazione del segreto d'ufficio, in relazione al caso dell'anarchico Alfredo Cospito. I giudici del Tribunale di Roma hanno anche condannato Delmastro all'interdizione di un anno dai pubblici uffici. La procura aveva chiesto invece l'archiviazione del procedimento ritenendo possibile l'esistenza oggettiva della violazione, ma senza le prove dell'elemento soggettivo. "Spero ci sia un giudice a Berlino, ma non mi dimetto", ha commentato l'esponente di Fratelli d'Italia. "Vogliono dire che le riforme si devono fermare? Hanno sbagliato indirizzo. Vogliono dire che il Pd non si tocca? Hanno sbagliato indirizzo. Io non ho tradito i miei ideali: ho difeso il carcere duro verso terroristi e mafiosi. Io non ho tradito. E gli italiani lo sanno", ha scritto su Facebook Andrea Delmastro delle Vedove. "E da domani avanti con le riforme per consegnare ai nostri figli una giustizia diversa", ha aggiunto.

Meloni: la sentenza sconcerta, Delmastro resta al suo posto

 Giorgia Meloni si è detta "sconcertata" per la sentenza di condanna di Delmastro, "per il quale il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto l'archiviazione e successivamente l'assoluzione". Poi il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione. Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto". 

Tajani: scelta politica, è un segnale contro la riforma della giustizia

 "La sentenza Delmastro appare una decisione priva di fondamento giuridico. E'una scelta politica, un segnale contro la riforma della giustizia. Andiamo avanti e Delmastro rimanga al suo posto". Lo scrive sui social il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.

Nordio: disorientato e addolorato, a Delmastro mia totale fiducia

 "Sono disorientato e addolorato per una condanna che colpisce uno dei collaboratori più cari e capaci. Confido in una radicale riforma" della sentenza "in sede di impugnazione e rinnovo all'amico Andrea Delmastro la più totale e incondizionata fiducia. Continueremo a lavorare insieme per le indispensabili ed urgenti riforme della Giustizia". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio dopo la condanna in primo grado del sottosegretario Delmastro.

FdI: su Delmastro sentenza politica, chi tocca Pd va punito

 "Oggi contro il sottosegretario Delmastro arriva una sentenza esclusivamente politica, all'esito di un processo esclusivamente politico che ha imbarazzato addirittura l'accusa che più volte si era espressa per la liceità del comportamento del sottosegretario, la cui unica responsabilità è stata quella di aver fatto sapere agli italiani che esponenti del Pd erano andati a incontrare mafiosi in carcere. Chi tocca il Pd, per certi magistrati, va punito. Ed invece noi insistiamo: perché i deputati del Pd sono andati a trovare i mafiosi? Cosa dovevano dire loro? Perché a queste domande non hanno mai risposto? Siamo vicini al collega Andrea Delmastro e convinti, che superate queste incrostazioni di partito, verrà riconosciuto innocente non solo dalla pubblica accusa ma anche da chi dovrebbe giudicare in forma terza e imparziale". Lo dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami.

Schlein: Meloni faccia dimettere Delmastro

 "Delmastro condannato per aver usato segreti di Stato contro le opposizioni dimostra quanto questa classe dirigente sia inadeguata. Giorgia Meloni adesso lo faccia dimettere anziché continuare a mentire sui fondi alla sanità pubblica e a non far nulla sulle bollette più care d'Europa". Così la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein.

Pd: da Delmastro gravi calunnie opposizioni, si dimetta

 "La condanna di Delmastro conferma in sede penale le valutazioni politiche già espresse nei confronti di un esponente di spicco del partito di Giorgia Meloni che, evidentemente, si è reso parte attiva di comportamenti gravi e lesivi dell'onorabilità del ruolo ricoperto, utilizzando informazioni riservate per colpire gli avversari politici. Si tratta di un duro colpo per l'ex avvocato di fiducia della Premier Meloni e responsabile giustizia del suo partito. È evidente che tra le conseguenze del lesivo comportamento di Delmastro ci sia stato anche un grave danno per i sottoscritti, accostati in maniera impropria e calunniosa ai mafiosi da parte di chi, il coordinatore del partito della Meloni, Donzelli, ha ricevuto informazioni riservate per poterle usare come una clava contro esponenti dell'opposizione. E le conseguenze politiche di quanto è avvenuto non possono che consigliare un passo indietro al sottosegretario Delmastro per allontanare qualsiasi ombra dal suo operato al ministero della giustizia alla luce di questa gravissima condanna". Così i parlamentari Pd Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e l'ex ministro dem Andrea Orlando.

Bonelli: Delmastro deve dimettersi subito

 "Il viceministro Delmastro, in seguito al mio esposto, è stato condannato. Questa destra non ha alcun rispetto delle istituzioni e, in questo caso, ha sfruttato il proprio ruolo per divulgare segreti con l'obiettivo di attaccare l'opposizione. Scandalosa è stata la difesa indecente del ministro Nordio, che ha scelto di proteggere Delmastro anziché prenderne le distanze. Questo governo di destra non esercita il proprio mandato con disciplina e onore, e il quadro diventa ancora più inquietante se associamo questa condanna alla vicenda dello spionaggio Paragon, sulla quale il governo si rifiuta di dire la verità agli italiani. Quando ho presentato l'esposto e mi sono opposto alla sua archiviazione, sono stato duramente attaccato e ho ricevuto minacce sui social. Oggi con sentenza di primo grado, il Tribunale di Roma ha stabilito che Delmastro ha divulgato segreti d'ufficio e lo ha interdetto dai pubblici uffici per un anno. Con questa sentenza, come può Meloni mantenere Delmastro come viceministro? Deve dimettersi subito, per il rispetto e la dignità delle istituzioni perché Delmastro è incompatibile con ruolo di governo". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.

Renzi: Delmastro incapace, sentenza non cambia giudizio

 "Per un garantista come me, la condanna in primo grado del sottosegretario alla giustizia Delmastro Delle Vedove non cambia nulla. Assolutamente nulla. Per me Delmastro era incapace di fare il sottosegretario alla giustizia anche prima della (nuova) condanna. Pistole a capodanno, documenti a Donzelli, frasi vergognose sui detenuti, condanna nascosta alla stampa, per non parlare di Biella. Uno come Delmastro non merita di stare al governo per quello che dice, non per le condanne che prende. Uno con la sua storia è un perfetto sottosegretario alla giustizia solo nella Repubblica delle Banane". Lo scrive su X il leader di Iv Matteo Renzi.

Conte: Delmastro non si dimette? Poltrone piene di colla per amichetti Meloni

 "Il sottosegretario Delmastro, quello che giocava con i documenti riservati col coinquilino Donzelli, è stato condannato in primo grado per rivelazione di segreto d'ufficio. Ha già annunciato che non si dimetterà. Non avevamo dubbi. Purtroppo. Da Delmastro a Santanché si sentono ormai tutti intoccabili. La principale colpevole di questo grave andazzo è Meloni che chiedeva le dimissioni di tutti dall'opposizione e ha perso la coerenza da qualche parte a Colle Oppio. Poltrone piene di colla per i suoi amichetti, anche se l'amichetto è un condannato in primo grado al Ministero della giustizia per violazione dei doveri d'ufficio". Così il leader del M5S Giuseppe Conte sui social.

Anm: critiche pericolose, c'è il rischio di condizionare chi giudica

 "Non conosco una realtà della magistratura dove viene applicata la logica" della sentenza politica. Così il presidente dell'Anm, Cesare Parodi, in merito alla sentenza di condanna del sottosegretario Delmastro, definita da lui stesso 'sentenza politica'. "Credo che il fatto che i giovani magistrati possano essere condizionati da questo timore di essere giudicati per una lettura ideologica dei propri provvedimenti sia un rischio enorme per la democrazia e per i cittadini". Sulla sentenza, Parodi ha aggiunto: "La situazione che si è creata oggi è particolare perché abbiamo la prova tangibile che i giudici non sono allineati o annichiliti sulla posizione dei pm. C'è già un pezzetto di critica alla magistratura che viene meno".

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