Giustizia e chiarezza: le richieste al telefono, in diretta a Quarto Grado, di una donna distrutta dal dolore per la morte della figlia
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Un intervento telefonico accorato e doloroso in diretta, durante la trasmissione Quarto Grado: è quello di Imma, la mamma di Noemi Durini, la ragazza uccisa a Specchia (Lecce) dal suo fidanzato. All'ennesimo giudizio sulle condizioni psicologiche della ragazza da parte di Biagio, il padre di Lucio reo confesso, il cuore di una madre che ha perduto la propria bambina non ha potuto più tacere: "Intervengo ora e non lo farò mai più, solo per rispondere al signor Biagio. Le sceneggiate napoletane le lasciamo ai comici napoletani, che sono bravi e ci fanno ridere. Così come io non mi permetto più di parlare di persone che tali non possono essere più definite e si dovrebbero vergognare. dovrebbero mettere la testa sotto la terra, adesso basta, anche loro devono lasciare in pace mia figlia". E, poi, aggiunge: "Lo dico da mamma, queste bestie devono smetterla, io non odio nessuno, solo Dio potrà giudicarli, mentre noi della famiglia piangiamo da un mese e mezzo Noemi. Basta buonismo in quella famiglia, siamo noi le persone oneste e non siamo in guerra. Io querelo il signor Biagio, non deve più diffamare più mia figlia, non ho paura di lui. Non porto odio e rabbia, ma adesso basta, c'è stato un delitto orrendo, le loro anime sono dannate a vita. Mia figlia a 16 anni non c'è più, ma ora è insieme a persone più giuste di loro".