L'INCHIESTA

Caso Pivetti, sequestrati 4 milioni di euro all'ex presidente della Camera

L'indagine per riciclaggio e frode fiscale riguarda, in particolare, la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo che sarebbero servite per riciclare i proventi di un'evasione fiscale: la Pivetti e altri 6 verso il rinvio a giudizio

18 Nov 2021 - 15:52
 © ansa

© ansa

Il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano ha eseguito un sequestro preventivo di 4 milioni di euro a carico di Irene Pivetti e di un suo consulente. I due sono tra gli indagati per riciclaggio e frode fiscale in un'indagine del pm Giovanni Tarzia su una serie di operazioni commerciali. L'indagine riguarda in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che sarebbero servite per riciclare i proventi di un'evasione fiscale.

Pivetti e altri 6 verso il rinvio a giudizio - Le stesse accuse sono contestate, tra gli altri, anche al pilota Leonardo Leo Isolani, alla moglie e alla figlia. Oltre al sequestro preventivo, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese ha notificato gli avvisi di conclusione dell'indagine, coordinata dal pm Giovanni Tarzia e in vista della richiesta di rinvio a giudizio, a carico di Irene Pivetti, del pilota di rally Leonardo Leo Isolani e di altre 5 persone.
 

L'indagine contesta anche l'autoriciclaggio - La somma sequestrata coincide con il profitto dei reati ipotizzati. L'indagine, in cui è contestato anche l'autoriciclaggio, ipotizza il ruolo di intermediazione del gruppo Only Italia, presieduto da Irene Pivetti, in operazioni delle società di Isolani per nascondere al fisco alcuni beni, tra cui le tre Ferrari, una delle quali è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle tempo fa.

La società di Hong Kong riconducibile alla Pivetti - Secondo la ricostruzione emersa dagli accertamenti, i fatti risalgono al 2016. Isolani, che ha un suo "team racing", avrebbe venduto tutti i beni (attrezzature, marchio e sito web) di una sua società indebitata con l'erario per diversi milioni di euro al fine di svuotarla. Beni che sarebbero andati ad un'altra sua società con base a San Marino, la quale avrebbe venduto di nuovo tutto, incluse le tre Ferrari, a una società di Hong Kong riferibile a Irene Pivetti. Società quest'ultima che, poi, avrebbe rivenduto ancora gli asset al Gruppo Daohe, del magnate cinese Zhou Xi Jian. La cessione è stata festeggiata con un evento a Palazzo Brancaccio a Roma, organizzato proprio dall'ex esponente leghista.

Coinvolti anche un notaio e due imprenditori - Nelle varie fasi dell'operazione di riciclaggio sono coinvolti anche un notaio e due imprenditori (di cui uno cinese). Gli indagati sono  in tutto sette. Il 9 giugno 2020 c'erano state perquisizioni e nell'ottobre successivo un sequestro da 1,2 milioni a carico del pilota. Il sequestro di oggi è stato emesso in via d'urgenza dal pm Tarzia e riguarda 3,5 milioni di euro quale profitto della frode fiscale e 500.000 euro circa quale profitto delle condotte di riciclaggio dei proventi delittuosi dell'evasione fiscale.

Pivetti pronta a chiarire e ad essere sentita dai pm - Irene Pivetti è "pronta a chiarire ogni aspetto della vicenda e, una volta lette le carte, è pronta  a farsi sentire dal pm", ha detto l'avvocato Filippo  Cocco, legale dell'ex presidente della Camera. 
 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri