Ospite a "Quarto Grado", Daniele Logli ricostruisce i momenti della scomparsa della madre e parla del suo rapporto con i genitori
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Sono passati quasi sette anni da quando si sono completamente perse le tracce di Roberta Ragusa, la donna di San Giuliano Terme (Pisa) scomparsa nel nulla durante la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, ma il figlio Daniele Logli non perde le speranze e resta convinto di poterla presto riabbracciare. Ospite in esclusiva a "Quarto Grado", il ragazzo (che all'epoca dei fatti aveva circa 15 anni), convinto dell'innocenza del padre, ha ripercorso le fasi precedenti alla scomparsa della Ragusa: "Ricordo che quella sera abbiamo cenato tutti insieme e non c'era nulla di strano. Poi, però, sono rimasto stupito dal fatto che quando sono andato a dormire mia mamma fosse venuta a darmi la buonanotte e a rimboccarmi le coperte. Erano anni che non faceva un gesto del genere"ha spiegato Daniele nella trasmissione di Rete 4 "La mattina seguente avevo puntato la sveglia ma prima che suonasse mi chiamò mio padre per dirmi che mamma non si trovava. Sul momento non compresi la gravità della situazione e mi riaddormentai. Poi andai a scuola, credendo che magari avesse qualche impegno di cui non ci ricordavamo".
Nel corso della lunga chiacchierata con Gianluigi Nuzzi, Daniele ha negato la presunta discussione che sarebbe avvenuta quella notte tra Roberta e il marito Antonio Logli, sostenendo di non aver sentito nulla: "Io dormivo ma sono sicuro che a quella distanza se ci fosse stato un litigio, o anche solo una discussione animata, mi sarei svegliato e l'avrei sentita - ha fermamente confermato il ragazzo che sull'innocenza del padre non ha alcun dubbio: "Io sono convinto che mio padre non abbia toccato nemmeno un capello a mia mamma, non ho nessun dubbio".
"Spero che lei torni, che stia bene. Noi saremo sempre pronti a riaccoglierla - ha dichiarato - Secondo me ci sono buonissime probabilità che mia madre sia ancora viva".