L'intervista

Caso Ramy, parla la fidanzata: "Chi ha sbagliato pagherà. Se non qui, dopo la morte"

A "Dritto e Rovescio" la testimonianza di Nada

24 Gen 2025 - 11:20
 © Da video

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Proseguono le indagini sul caso di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto il 24 novembre per un incidente nel quartiere Corvetto di Milano durante un inseguimento dei carabinieri. "Dritto e Rovescio" continua ad approfondire la vicenda e a raccogliere alcune testimonianze. Nella puntata di giovedì 23 gennaio, il programma di Rete 4 intervista Nada, la fidanzata del giovane scomparso che commenta: "Chi ha sbagliato pagherà. Se non qui, dopo la morte".

L'intervista

 Il conduttore Paolo Del Debbio raggiunge la fidanzata di Ramy per raccogliere la sua testimonianza. "Ciao Nada, che cos'è che pensi di più?", chiede il giornalista. "Penso solo a Ramy, non penso al resto. Devo ancora capire che se n'è andato. Ora è più un sopravvivere che un vivere", spiega la ragazza. E aggiunge: "La mia vita girava intorno a lui, avevo gli orari apposta per lui, i vestiti apposta per lui. Non ha senso niente". "Un amore forte", commenta Del Debbio. "Anche troppo forte. Facevamo cose che fanno anche i grandi e parlavamo di matrimonio, di andare a vivere insieme, di andare a lavorare", racconta Nada. "Era una cosa seria?", chiede il conduttore. "Sì", dice con fermezza la ragazza.

Riguardo a tutta la vicenda che ha coinvolto Ramy, Nada spiega: "Io penso tante cose su questo fatto, ma non le dico. Non ho le competenze per poter giudicare la situazione e l'unica cosa che chiedo è il rispetto per Ramy: era lì in mezzo e non ha fatto niente". E precisa: "Anche per Fares, sinceramente perché noi non andiamo in tv a dire che il carabiniere ha sbagliato. Non ci permettiamo di dire queste cose perché c'è un processo in corso, quindi non abbiamo il diritto di dire queste cose. Però, se noi non parliamo male dei carabinieri, perché dovete parlare male di Fares? Non è giusto. Chi ha sbagliato pagherà e se non pagheranno qui, lo faranno dopo la morte perché Dio esiste e Dio è grande". "Da quando se n'è andato via Ramy, Corvetto è grigia. La gente non esce più, non si può parlare di Ramy che la gente comincia a piangere. Nel quartiere si sente proprio la sua mancanza, devono capire anche il nostro dolore e devono capire che comunque era un ragazzo che aveva una famiglia e un fratello", conclude Nada.

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