ESCLUSIVO

Caso Vannini, la testimonianza che "incastra" Mary Ciontoli

A "Quarto Grado" una dipendente del Pit racconta di essere stata contattata dalla moglie di Antonio Ciontoli

02 Nov 2019 - 12:18

"La stessa mattina del 18 maggio mi scrisse Mary Ciontoli, chiedendomi se potevo aiutarla nel far sapere al marito come si chiamavano il medico e le infermiere presenti quella notte al Pit". A parlare in esclusiva, nel servizio di "Quarto Grado" in onda venerdì 1 novembre, è una conoscente della famiglia Ciontoli (in particolare di Mary, la moglie di Antonio) che nel 2015 lavorava proprio nel Posto di Primo Intervento in cui è stato trasportato Marco Vannini nella notte tra il 17 e il 18 maggio.

Secondo la testimonianza, poche ore dopo la morte del 20enne, la donna sarebbe stata contattata dalla signora Ciontoli per avere informazioni sui dipendenti in servizio. "Il Pit era blindato - prosegue la testimone - Col passare delle ore tra i colleghi si venivano a sapere sempre più notizie, si diceva che non si sapeva la dinamica e che era morto a casa dei Ciontoli".

E ancora: "Quella situazione mi sembrava strana, mi ricordo di aver risposto al messaggio dicendo che mi dispiaceva, ma che non potevo bussare per sapere i nomi. Da allora io non li ho più sentiti e ho anche cancellato il numero di telefono".

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